L’alchenchengi ( physalis
alkekengi ) è una pianta erbacea rizomatosa
(annuale o perenne) - caratterizzata
da foglie verdi (ovali e lanceolate) e da fiori piccoli, bianchi e campanulati - la fioritura avviene da maggio a settembre
ma nei climi più caldi si protrae fino a ottobre - produce successivamente
delle bacche carnose di colore rosso/arancione racchiuse in una sorta di calice arancione che
assomiglia a dei lampioncini cinesi ecco perché viene comunemente chiamata
lampioncino cinese – i fusti eretti (semplici o ramificati ) sono lanuginosi a
livello della parte apicale e formano un
cespuglio che può raggiungere circa i 50 – 70 cm di altezza può essere coltivata
in giardino o in vaso.
Luce: esposizione a mezz’ombra o in un luogo soleggiato .
Acqua: tra un’annaffiatura e l’altra lasciare asciugare il
terreno evitando i ristagni d’acqua che provocano marciumi – per regolarsi con
le annaffiature toccare sempre il terreno e questo vale per tutte le piante .
Potatura: eliminare regolarmente i fusti secchi per favorire
lo sviluppo di quelli giovani.
Rinvasatura: quando il vaso è diventato troppo piccolo per contenere
la pianta e di conseguenza le radici
escono - rinvasare - utilizzando un terreno universale o per piante da fiore .
Concimazione: ogni 15 giorni con un concime liquido diluito
nell’acqua per stimolare la produzione di fiori e frutti .
Moltiplicazione: per seme in primavera.
Curiosità: il termine “ physalis” deriva dal greco “physao”
, gonfio – riferito al calice ( non commestibile) che racchiude il frutto ( commestibile ) - la
raccolta manuale avviene più o meno da settembre ad ottobre - queste bacche reperibili dal
fruttivendolo sono molto usate in pasticceria – appartengono alla stessa
famiglia dei pomodori ma hanno il sapore di agrume- le foglie e il rizoma sono
invece velenose .
Ingredienti: 300 g di Alchechengi (si trovano dal fruttivendolo) e 150 g di cioccolato fondente
Preparazione: fondere il cioccolato spezzato in un pentolino a bagnomaria. Lasciare riposare per qualche minuto. Preparare gli alchechengi scartocciando le foglioline che avvolgono la bacca e rivoltarle verso l’alto. Immergere cautamente gli alchechengi nella cioccolata fusa, tenendoli per le foglie. Disporre i dolcetti su un piatto e servire. Oppure mettere a disposizione dei commensali una coppetta col cioccolato fuso e ogni ospite intingerà il frutto nel cioccolato caldo.(Un po’ come per la bagna caoda piemontese).
TUTTE LE ALTRE SPECIE NON SONO COMMESTIBILI ANCHE SE SI ASSOMIGLIANO
Altre specie : il physalia peruvianus ( con bacche- non
commestibili- di colore beige ) chiamato
anche cape gooseberry e il physalis
ioxocarpa( con bacche – non
commestibili - più grosse di colore
verde o porpora ) sono specie solamente
decorative - quello che si trova al
supermercato sotto Natale solitamente è il physalis peruviana il
frutto non è commestibile e la pianta
rispetto alle altre specie è più delicata e sensibile al freddo - in primavera e in estate la pianta può essere tenuta
all’esterno sul nostro terrazzo in un luogo soleggiato mentre in autunno e in inverno è meglio tenerla in casa .
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