mercoledì 1 ottobre 2014

ALKEKENGI



L’alchenchengi  ( physalis alkekengi ) è una pianta erbacea rizomatosa  (annuale o perenne)  - caratterizzata da foglie verdi (ovali e lanceolate)  e  da fiori piccoli, bianchi e campanulati  - la fioritura avviene da maggio a settembre ma nei climi più caldi si protrae fino a ottobre - produce successivamente delle bacche carnose di colore rosso/arancione  racchiuse in una sorta di calice arancione che assomiglia a dei lampioncini cinesi ecco perché viene comunemente chiamata lampioncino cinese – i fusti eretti (semplici o ramificati ) sono lanuginosi a livello della parte apicale  e formano un cespuglio che può raggiungere circa i 50 – 70 cm di altezza può essere coltivata  in giardino o in vaso.  


Luce: esposizione a mezz’ombra o in un luogo soleggiato .

Acqua: tra un’annaffiatura e l’altra lasciare asciugare il terreno evitando i ristagni d’acqua che provocano marciumi – per regolarsi con le annaffiature toccare sempre il terreno e questo vale per tutte le piante .

Potatura: eliminare regolarmente i fusti secchi per favorire lo sviluppo di quelli giovani.

Rinvasatura: quando il  vaso è diventato troppo piccolo per contenere la pianta  e di conseguenza le radici escono - rinvasare - utilizzando un terreno universale o per piante da fiore .

Concimazione: ogni 15 giorni con un concime liquido diluito nell’acqua per stimolare la produzione di fiori e frutti .

Moltiplicazione: per seme in primavera. 

Curiosità: il termine “ physalis” deriva dal greco “physao” , gonfio – riferito al calice ( non commestibile)  che racchiude il frutto ( commestibile )  -  la raccolta manuale  avviene  più o meno da settembre ad  ottobre - queste bacche reperibili dal fruttivendolo sono molto usate in pasticceria – appartengono alla stessa famiglia dei pomodori ma hanno il sapore di agrume- le foglie e il rizoma sono invece velenose .





alchechengi ( physalis alkekengi ) al cioccolato.
 Ingredienti: 300 g di Alchechengi (si trovano dal fruttivendolo) e 150 g di cioccolato fondente
Preparazione: fondere il cioccolato spezzato in un pentolino a bagnomaria. Lasciare riposare per qualche minuto.   Preparare gli alchechengi scartocciando le foglioline che avvolgono la bacca e rivoltarle verso l’alto. Immergere cautamente gli alchechengi nella cioccolata fusa, tenendoli per le foglie. Disporre i dolcetti su un piatto e servire. Oppure mettere a disposizione dei commensali una coppetta col cioccolato fuso e ogni ospite intingerà il frutto nel cioccolato caldo.(Un po’ come per la bagna caoda piemontese).
  

TUTTE LE ALTRE SPECIE NON SONO COMMESTIBILI ANCHE SE SI ASSOMIGLIANO
Altre specie : il physalia peruvianus ( con bacche- non commestibili-  di colore beige ) chiamato anche  cape gooseberry e il physalis ioxocarpa( con bacche – non commestibili -  più grosse di colore verde o porpora )  sono specie solamente decorative -  quello che si trova al supermercato sotto Natale solitamente  è il physalis peruviana   il frutto non è commestibile  e la pianta rispetto alle altre specie  è  più delicata e sensibile al freddo  - in primavera e in  estate la pianta può essere tenuta all’esterno sul nostro terrazzo in un luogo soleggiato mentre in autunno e in  inverno è meglio tenerla in casa .

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