Le guzmanie ( come le pianta del genere tillandsia cui sono
affini) sono piante epifete ( in natura crescono su altre piante ) . in casa si
coltivano in vaso e sono caratterizzate da brattee stellate vivacemente
colorate – i veri fiori ( bianchi o gialli) sono piccoli e seminascosti – dopo
la fioritura muoiono ma se ne possono ottenere di nuove dai germogli che
compaiono sul fusto durante il periodo di fioritura che di norma avviene
d’estate.
Moltiplicazione: dopo la fioritura si notano alla base dei
germogli che quando avranno sviluppato le foglie possono essere staccati. Togliete la pianta dal vaso e con un coltello
disinfettato – alla fiamma – separate il germoglio assicurandosi che abbiano delle radici –
trapiantare le piantine in un vaso singolo di piccole dimensioni 10 cm –
solitamente la prima fioritura avviene dopo 1 – 2 anni .
Rinvasatura: una sola volta dopo la separazione delle
giovani piantine dalla pianta madre utilizzando un terreno per piante da fiore .
Ambiente ed esposizione: predilige i luoghi luminosi ( non
sole diretto) .
Acqua: tra un’annaffiatura e l’atra mantenere il terreno
umido, evitando i ristagni d’acqua che provocano marciumi - d’estate bagnare 2 – 3 volte la settimana
mentre in inverno è sufficiente 1 sola volta .
Concimazione: non necessaria.
Umidità: per mantenere una buona umidità - spruzzare ogni
giorno con acqua fiori e foglie – oppure mantenere il vaso su ghiaia umida.
Potatura: non necessaria – eliminare regolarmente le foglie
vecchie o rovinate e quando il fiore è appassito tagliare lo stelo che lo
sorregge alla base.
Accortezze: se foglie
e fiori sono secchi, manca acqua ( bagnare più spesso) viceversa se si formano
marciumi ridurre le annaffiature – dopo
la fioritura la pianta madre muore – togliere i germogli basali per avere nuove
piantine – se notate che gli apici delle foglie seccano , manca umidità (
spruzzare più spesso).
Curiosità: il nome deriva dal botanico spagnolo A. Gguzman
vissuto nel settecento e sono state introdotte in Europa all’inizio del
diciannovesimo secolo.
Luogo d’origine: America centrale e meridionale.
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