lunedì 6 ottobre 2014

GUZMANIA



Le guzmanie ( come le pianta del genere tillandsia cui sono affini) sono piante epifete ( in natura crescono su altre piante ) . in casa si coltivano in vaso e sono caratterizzate da brattee stellate vivacemente colorate – i veri fiori ( bianchi o gialli) sono piccoli e seminascosti – dopo la fioritura muoiono ma se ne possono ottenere di nuove dai germogli che compaiono sul fusto durante il periodo di fioritura che di norma avviene d’estate. 




Moltiplicazione: dopo la fioritura si notano alla base dei germogli che quando avranno sviluppato le foglie possono essere staccati.  Togliete la pianta dal vaso e con un coltello disinfettato – alla fiamma – separate il germoglio  assicurandosi che abbiano delle radici – trapiantare le piantine in un vaso singolo di piccole dimensioni 10 cm – solitamente la prima fioritura avviene dopo 1 – 2 anni . 

Rinvasatura: una sola volta dopo la separazione delle giovani piantine dalla pianta madre utilizzando un terreno per piante da fiore . 

Ambiente ed esposizione: predilige i luoghi luminosi ( non sole diretto) .

Acqua: tra un’annaffiatura e l’atra mantenere il terreno umido, evitando i ristagni d’acqua che provocano marciumi  - d’estate bagnare 2 – 3 volte la settimana mentre in inverno è sufficiente 1 sola volta .

Concimazione: non necessaria.

Umidità: per mantenere una buona umidità - spruzzare ogni giorno con acqua fiori e foglie – oppure mantenere il vaso su ghiaia umida.

Potatura: non necessaria – eliminare regolarmente le foglie vecchie o rovinate e quando il fiore è appassito tagliare lo stelo che lo sorregge alla base.

Accortezze: se  foglie e fiori sono secchi, manca acqua ( bagnare più spesso) viceversa se si formano marciumi  ridurre le annaffiature – dopo la fioritura la pianta madre muore – togliere i germogli basali per avere nuove piantine – se notate che gli apici delle foglie seccano , manca umidità ( spruzzare più spesso). 

Curiosità: il nome deriva dal botanico spagnolo A. Gguzman vissuto nel settecento e sono state introdotte in Europa all’inizio del diciannovesimo secolo. 

Luogo d’origine: America centrale e meridionale. 

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