venerdì 30 ottobre 2015

BERGENIA - BERGENIA CORDIFOLIA




La Bergenia è una pianta erbacea rustica e perenne coltivata a scopo ornamentale in giardino e in vaso. la più diffusa è la B. cordifolia, con fogliame di grandi dimensioni, a forma di cuore; esistono anche cultivar ed ibridi, formatisi nel corso degli anni. Il fogliame è di grandi dimensioni, leggermente coriaceo, di colore verde scuro, tende ad arrossarsi facilmente, a causa del freddo o dell'eccessiva insolazione, acquistando un maggiore valore decorativo. A fine inverno sono tra i primi fiori a sbocciare: le bergenie producono sottili fusti, che si elevano di circa 15-20 cm al di sopra della rosetta di foglie, su cui sbocciano numerosi piccoli fiori di colore rosa intenso, riuniti in grappoli disordinati. Il fiore rimane sulla pianta per alcune settimane, non appena è completamente appassito in genere si consiglia di cimare il fusto che lo porta, per poter godere del fogliame. Si tratta di una pianta perenne molto rustica (sopporta bene anche le basse temperature). 

LUOGO D’ORIGINE: la bergenia è una pianta originaria dell'Asia.

AMBIENTE ED ESPOSIZIONE: La Bergenia deve essere collocata in posizione luminosa o semi-ombreggiata, in modo che possa ricevere il sole diretto per qualche ora nel corso della giornata. Tollera sia il caldo della stagione estiva che il freddo persistente dell'inverno, adattandosi a situazioni ambientali diverse. 

TIPO DI TERRENO: Si adatta a qualunque tipo di terreno, crescendo bene anche su quelli calcarei o poveri.

ACQUA: tra un’annaffiatura e l’altra mantenere il terreno leggermente umido evitando i ristagni d’acqua che provocano marciumi. durante il periodo di riposo vegetativo (inverno)  ridurre le annaffiature (per regolarsi al meglio toccare il terreno e seguire l’andamento climatico). 

POTATURA: non richiede potature. È opportuno rimuovere i fiori appassiti per prolungarne la fioritura e rimuovere le foglie rovinate per favorire lo sviluppo di giovani foglie. 

CONCIMAZIONE: nel periodo vegetativo ogni 15-20 giorni con concime per piante fiorite seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista. 

PROPAGAZIONE: a marzo (o settembre nei climi miti) è possibile dividere i cespi mantenendo su ciascuno delle radici vigorose.

Il genere Bergenia appartiene alla famiglia delle Saxifragaceae e comprende circa una trentina di specie… il termine generico scientifico “bergenia” deriva da quello del professore tedesco Ph.Bergen, vissuto tra il 1704 e il 1759.

PRINCIPALI SPECIE:
Bergenia crassifolia è una pianta erbacea alta fino a 30-45 cm, con foglie ovate od obovate, picciolate e col margine appena dentellato, dalla base leggermente cordata o cuneata, rossastre inferiormente. Il fusto, di colore rosso-bruno, è strisciante e si ramifica all'apice in numerose rosette fogliari e rami fioriferi privi di foglie. I fiori sono portati in corimbi compatti di colore rosa pallido e sbocciano da gennaio a marzo. Hanno forma campanulata e solitamente sono leggermente penduli.


Bergenia cordifolia si differenzia essenzialmente per la forma delle foglie, che sono più arrotondate ed hanno la base cordata od arrotondata (mai cuneata). L'infiorescenza è dapprima sferica, poi ad ombrello, con fiori più eretti rispetto alla specie precedente. L'epoca di fioritura è posticipata da qualche mese, in primavera.


Le altre specie del gen. Bergenia che sono numerose presentano differenze più o meno marcate, divenute via via più evidenti in seguito alla creazione da parte dei florovivaisti di una serie molto numerosa di cultivar e di ibridi da giardino, che hanno conferito a queste piante notevole importanza ai fini ornamentali le più conosciute sono le seguenti:

Bergenia purpurascens originaria della Cina occidentale e dell'Himalaya, si differenzia da B. crassifolia per avere foglie più strette e di forma ellittica, spesso leggermente convesse. Le infiorescenze compaiono in aprile-maggio e sono rade, con fiori campanulati e penduli, dai petali color rosa porpora. Tutte le parti della pianta appaiono colorate di un colore rosso-violetto che rende questa specie inconfondibile. Dall'incrocio con B. cordifolia è stato creato un ibrido con fiori rosso fuchsia e foglie più larghe: Bergenia 'Ballawley'



Bergenia stracheyi proviene invece dall'Afghanistan e dal Tadzhikistan: alta fino a 25-30 cm ha foglie più piccole, oblungo-obovate, con la base strettamente cuneata. La pannocchia è eretta e compatta, con rami verdi e fiori campanulati bianchi, solo leggermente soffusi di rosa o di glallo, che compaiono in marzo-aprile. Avendo foglie piccole è meno adatta delle altre specie ad essere impiegata come tappezzante, ma per la bella fioritura può trovare posto nel giardino roccioso ed in quello alpino. Da questa specie sono stati ricavati due ibridi, dalla fioritura più abbondante e dalla gamma di colori più vasta: Bergenia 'Abendglut' E Bergenia 'Silberlicht'.



Bergenia ciliata è specie originaria dell''India e dell'Himalaya e viene ulteriormente suddivisa in due sottospecie o forme:
Bergenia ciliata f. ciliata  è la forma più diffusa ed ha le foglie fittamente ricoperte di peli su tutta la superficie, simili per la forma e per la pubescenza a quelle della violetta africana.
Bergenia ciliata f. ligulata è la forma meno coltivata ed appare invece glabra. L'infiorescenza è accompagnata da due brattee simili a foglie (ligule).
Entrambe le forme sono alte fino a 30 cm ed hanno foglie obovate con la base cordata.  Le pannocchie sono corte e rade, con fiori a coppa o ampiamente campanulati, inizialmente bianchi, poi in seguito rosati o addirittura rossi, che inizialmente sembrano comparire a livello del suolo, poi vengono portati più in alto in seguito all'allungamento dello scapo dell'infiorescenza.



domenica 18 ottobre 2015

FUCHSIA - FUCSIA




 
LUCE: esposizione a mezz’ombra o in un ambiente luminoso ma non esposto direttamente ai raggi solari.

ACQUA ED UMIDITA’: La Fuchsia durante tutto il periodo primaverile-estivo va annaffiata regolarmente in modo che il terreno rimanga sempre umido (non zuppo) mentre durante il periodo del riposo invernale si annaffia giusto il tanto da non fare seccare il terriccio. Durante la stagione calda la pianta si avvantaggia di regolari nebulizzazioni alla chioma ( la mattina presto) per mantenere un ambiente umido intorno alla pianta.

RINVASO: Il rinvaso nelle fucsia si effettua alla fine dell'inverno utilizzando un terreno universale o per piante da fiore.

EPOCA DI FIORITURA: primavera, estate autunno a seconda della specie… La fioritura della fucsia si ha, nella maggior parte delle specie, nel periodo primaverile-estivo. I fiori si formano sui rami dell'anno ed il frutto è una bacca di colore rosso o nero a seconda della specie.

UTILIZZAZIONE: in vaso come esemplari d’appartamento oppure per ornare giardini sotto forma di siepe.

CONCIMAZIONE: Usate un concime liquido (per piante da fiore) diluito nell'acqua di irrigazione ogni due settimane durante il periodo di crescita attiva della pianta (primavera-estate). Durante tutto il periodo autunno-invernale le concimazioni vanno sospese in quanto la pianta entra in riposo vegetativo per cui non sarebbe in grado di utilizzare il fertilizzante che si accumulerebbe nel terreno creando un ambiente saturo di sali minerali non adatto alla vita della pianta.

POTATURA: La fucsia si pota alla fine dell'inverno accorciando i rami fino ad un terzo della loro lunghezza per darle una forma regolare in quanto tende a crescere disordinata. Una potatura così drastica non comprometterà la fioritura in quanto i fiori si formano sui rami dell'anno. Devono essere frequenti le cimature degli apici vegetativi per impedire che i fusti si allunghino eccessivamente e la pianta si spogli nella parte bassa.

PRINCIPALI SPECIE: Sono circa 100 le specie appartenenti al genere Fuchsia con numerosissimi ibridi che sono i più usati nelle coltivazioni.

FUCHSIA FULGENS : La Fuchsia fulgens è tra le diverse specie la più comune. E' originaria del Messico e diventa un vero e proprio alberello raggiungendo i 2 m di altezza e oltre un metro di diametro con i fusti che assumono una colorazione rossiccia. Produce fiori penduli lunghi fino a 8 cm, con corolla di colore rosso e calice anch'esso di colore rosso ma con l'apice dei lembi di colore verde. Fiorisce per tutto il periodo estivo e sino all'autunno. E' una specie che può essere allevata in vaso o in piena terra nelle zone a clima mite. E' una specie molto usata nelle ibridazioni.


FUCHSIA TRIPHYLLA La Fuchsia triphylla è originaria delle Indie occidentali e produce fiori di colore rosso aranciato con grandi petali e con foglie di colore verde rame con i margini leggermente seghettati. E' una specie che si adatta alla coltivazione in vaso rimanendo di dimensioni ridotte non superando i 60 cm di altezza. Fiorisce a partire dall'estate e fino all'autunno (da luglio ad ottobre), producendo dei corimbi terminali che portano fiori lunghi 3-4 cm con i petali di colore arancione-scarlatto.

FUCHSIA MAGELLANICA La Fuchsia magellanica è originaria dell'America centrale e meridionale ed è tra le diverse specie sicuramente la più rustica. Può arrivare a 4 m di altezza e 2 m di larghezza. Presenta foglie ovali, verticillate (tre per nodo) ed opposte e fiori penduli con il calice di colore cremisi e la corolla di colore rosso dalla quale fuoriescono lunghi stami. Dall'estate e fino all'autunno (luglio-ottobre) produce i fiori riuniti in gruppi di 3-4 all'ascella delle foglie lunghi 3-4 cm. E' una specie molto usata nelle ibridazioni.

IBRIDI: Parlando di fucsia occorre tenere conto che il miglioramento genetico negli anni ha messo a punto una grande quantità di ibridi e cultivars (più di 8000) che hanno praticamente sostituito le specie vere e proprie. La F. magellanica è la specie più rustica e quindi molto usata nelle ibridazioni così come la Fuchsia triphylla che ha originato una grande quantità di ibridi. Oggi pertanto in commercio si possono trovare ibridi adatti a tutte le esigenze: per la coltivazione in appartamento o in giardino; con portamento eretto o prostrato; a fiori semplici, doppi o semidoppi; con fiori dai colori più diversi... insomma si trovano fucsia per tutti i gusti e per tutte le esigenze.

MOLTIPLICAZIONE: per talea.

ACCORTEZZE:
La pianta produce pochi fiori e le foglie cadono senza apparente ragione. Questo sintomo in genere è causato da scarse o eccessive annaffiature così come un ambiente troppo caldo ed un'aria troppo secca. spostare la pianta in un ambiente più adatto e per regolarsi al meglio con le annaffiature toccare il terreno, seguire l’andamento climatico ed evitare i ristagni idrici che provocano marciumi.
La fioritura è molto lenta. Questo sintomo è dovuto a scarse concimazioni.
Se colpita da afidi o ragnetti rossi utilizzare prodotti specifici seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista. 

CURIOSITA':
 Il nome del genere Fuchsia deriva da Leonhart Fuchs (17 Gennaio 1501 - 10 maggio 1566), un medico tedesco autore di diversi trattati di botanica.
La pianta è stata introdotta in Europa dall'America centrale alla fine del 1600, da Charles Plumier (20 aprile 1646 – 20 novembre 1704) un frate francescano francese al quale si deve anche l'importazione della begonia.
Sono tanti i nomi che sono stati attribuiti a questa incredibile pianta per la sua bellezza e la sua grazia: trombettine, campanelle del Paradiso ... gli inglesi le chiamano Ladies' eardrops ovvero orecchini di dama perchè ricordano per la loro forma pendente dei graziosi orecchini.
Fu Charles Plumier un frate francescano francese che nel 1693, notandole mentre si trovava in Messico, una volta ritornato in Europa le disegnò rivelando così la loro esistenza e chiamandole Fuchsia, in onore di Leonhart Fuchs,  un medico bavarese che nel secolo precedente aveva realizzato uno degli erbari più importanti d'Europa. Fu però nel secolo successivo che questa bellissima pianta iniziò a diventare di moda e ad essere presente nei salotti e nei giardini delle case.

LINGUAGGIO DEI FIORI: Il suo significato è legato alla grazia, alla delicatezza all'amabilità, alla fragilità, al tocco delicato ed il colore predominante dei suoi fiori fra il rosa ed il violetto ha dato origine al nome del colore fucsia.  



sabato 17 ottobre 2015

AGAPANTHUS



Gli agapanthus a foglia decidua e quelli perenni, possono essere tenuti all’aperto tutto l’anno solo dove le temperature non scendono mai sotto i 0 °C , in caso contrario se coltivati in piena terra basterà ricoprire il terreno con delle foglie o altro materiale (pacciamatura) per assicurare la sopravvivenza dei rizomi. Gli agapanthus coltivati in vaso possono essere spostati con facilità in un luogo della casa riparato dal freddo. 

 

MESSA A DIMORA: sono piante vendute generalmente in vaso; il trapianto in piena terra, deve essere effettuato in primavera inoltrata quando è scongiurato il rischio di gelate. La distanza tra una pianta e l’altra deve essere di almeno 60 cm. i rizomi devono essere messi ad una profondità di almeno 8 cm. I rizomi di agapanthus che vogliamo coltivare in vaso vanno posti nel terreno ad una profondità di almeno 8 cm sistemando un solo agapanthus in un vaso di 20 cm di diametro e non più di due in un vaso di 25 cm di diametro in quanto bisogna tener conto che la pianta cresce abbondantemente.

RINVASO: I rinvasi si effettuano solo quando il vaso è diventato troppo piccolo per contenere la pianta utilizzando un vaso leggermente più grande del precedente e della terra universale o per piante da fiore. 

ACQUA: Annaffiare con regolarità, ogni 6-7 giorni, bagnando il terreno a fondo, ma attendendo che il substrato asciughi completamente tra un'annaffiatura e l'altra; evitare di lasciare acqua stagnante nel sottovaso perché può causare marciumi. 

LUCE: esposizione in pieno sole o da pieno sole a mezz’ombra. tollera anche l’ombra ma in questo caso diminuisce la fioritura, quindi tieni presente questo aspetto quando scegli il luogo. 

CONCIMAZIONE: A partire dalla primavera si somministra alla pianta un fertilizzante liquido (per piante da fiore)  diluito nell'acqua di irrigazione ogni 2-3 settimane fino alla nascita dei nuovi germogli. La concimazione è importante non solo per lo sviluppo della pianta ma anche per avere abbondanti fioriture che avvengono per la maggior parte delle specie durante il periodo estivo. A partire dall'autunno e per tutto l'inverno sospendere le concimazioni  per evitare che un accumulo di concime nel terreno possa creare un ambiente dannoso per le radici della pianta.

POTATURA: Sono piante che non si potano. Si eliminano solo le foglie ed i fiori che via via seccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.

MOLTIPLICAZIONE: Gli Agapanthus si moltiplicano per divisione della pianta che va fatta in marzo/aprile oppure per seme ma in questo caso occorre tenere presente che occorreranno diversi anni prima che la pianta fiorisca.

PARASSITI E MALATTIE: Non sono piante particolarmente soggette a malattie ed i nemici più frequenti possono essere Le chiocciole e le lumache  che danneggiano le parti verdi della pianta divorando grandi pezzi di foglia. Per risolvere il problema eliminarle manualmente oppure utilizzare prodotti specifici seguendo le istruzioni e i  consigli di un buon vivaista. 

CURIOSITA’: Quando si maneggiano le piante di Agapanthus è opportuno usare dei guanti in quanto contengono delle sostanze tossiche che potrebbero provocare irritazione della cute e delle mucose.

PRINCIPALI SPECIE: Abbiamo numerose specie di Agapanthus che possono essere a foglia decidua o a foglia perenne ma ancor più numerosi sono gli ibridi che rendono il mondo degli Agapanthus estremamente variegato:

AGAPANTHUS CAMPANULATUS (a foglia decidua) è sicuramente la specie più conosciuta e diffusa con i suoi numerosissimi ibridi conosciuti con il nome di Headbourne per vie delle infiorescenze appariscenti. Tra le diverse specie è la pianta più robusta e di solito raggiunge un'altezza anche di un metro. Sono a foglia decidua nel senso che le foglie vengono perse durante la stagione invernale e la pianta sverna come rizoma. E' una pianta che fiorisce nel periodo estivo.


AGAPANTHUS INAPERTUS (a foglia decidua) L'Agapanthus inapertus è una specie decidua originaria del sud Africa con fiori di colore blu più o meno intenso che sbocciano durante il periodo estivo.


AGAPANTHUS AFRICANUS (a foglia perenne) L'Agapanthus africanus è anche conosciuto come Agapanthus umbellatus. E' una specie non molto diffusa, originaria del sud ovest della Provincia del Capo, abbastanza rara con fiori bianchi o più frequentemente blu scuro alti fino ad un metro che compaiono all'inizio dell'autunno.


AGAPANTHUS PRAECOX (a foglia perenne) L'Agapanthus praecox è una specie a foglie perenni che produce fiori di colore blu più o meno intenso.


LINGUAGGIO DEI FIORI: Il fiore prende il nome di agapanthus, dal greco agàpe ovvero amore e ànthos cioè fiore e, quindi, è considerato per l’appunto un fiore simbolo  dell’amore.



martedì 13 ottobre 2015

MAMMILLARIA

LUOGO D’ORIGINE: Il genere Mammillaria appartiene alla famiglia delle Cactaceae e comprende numerose specie originarie dell'America e del Messico. In particolare questo genere è originario delle zone desertiche tanto che fa parte di quel vasto gruppo di piante chiamate piante del deserto, adattate quindi a vivere in condizioni proibitive( sole molto caldo di giorno e notti spesso fredde). Ciò è possibile grazie alla struttura dei loro fusti che sono in grado di immagazzinare l'acqua che non viene dispersa grazie alle loro foglie trasformate in spine.
 La particolarità delle Cactaceae come la mammillaria è che sono piante totalmente sprovviste di rami ed i fiori crescono da un "cuscino" di peli (areola) direttamente dal fusto. Dall'areola si sviluppano le spine, più o meno robuste o setose, che altro non sono che le foglie. Questa trasformazione è un adattamento della natura alle condizioni nelle quali vivono nei loro ambienti naturali che consente di ridurre la traspirazione al minimo e quindi la perdita dell'acqua immagazzinata con tanta difficoltà.
Il termine più corretto per definirla è pianta succulenta in quanto nei suoi tessuti accumula linfa quindi succo.

AMBIENTE ED ESPOSIZIONE: Le Mammillaria sono piante che richiedono molta luce, in tutte le stagioni dell'anno, con l'esposizione al sole diretto per almeno alcune ore al giorno. L'ottimale è un'esposizione a sud e da evitare invece un'esposizione a nord. Le temperature estive ottimali di coltivazione sono tra i 15 - 24°C mentre quelle autunnali ed invernali si devono aggirare tra i 10-13 °C ma attenzione a non scendere sotto i 10°C. Se le temperature scendono intorno a questi valori, assicuratevi di lasciare la pianta asciutta. Sono piante che amano l'aria per cui date loro aria fresca soprattutto d'estate sistemandole vicino ad una finestra aperta.

ACQUA: Le annaffiature della Mammillaria devono essere effettuate quando la superficie del terriccio è secca (evitare i ristagni idrici che provocano marciumi). ovviamente il numero delle annaffiature può variare a seconda delle temperature dell’ambiente in cui si trova (saranno più frequenti in estate perché è più caldo e quindi il terreno asciuga più velocemente  e minori in inverno). 

RINVASO: In genere tutte le Cactacee hanno un apparato radicale che si espande molto, soprattutto in superficie, per il fatto che le radici, nel loro ambiente naturale, vanno a ricercare nel terreno circostante la poca umidità ed il poco nutrimento che riescono a trovare. Pensiamo che in natura un Cactus del deserto di appena 15 cm può avere delle radici che si espandono per un metro quadrato! Un segnale che vi da la pianta per dirvi che il vaso che le ospita è troppo piccolo, malgrado le annaffiature, le concimazioni e l'esposizione siano perfette, è un rallentamento della crescita. Se sollevate la pianta dal vaso vedrete che le radici sono un tutt'uno con il terreno e qualcuna spunta anche dal foro di drenaggio. Per cui è buona norma ogni anno, in primavera, controllare per vedere se le radici sono costrette e troppo ammassate.

Il rinvaso è anche un ottimo momento per controllare lo stato delle radici: se notate delle radici annerite o grigiastre (le radici devono essere bianco-panna) vanno eliminate. Prendete allora delle forbici lavate e sterilizzate (possibilmente alla fiamma) e procedete al taglio. Dopo di che cospargete nelle ferite del taglio della polvere fungicida ad ampio spettro e quindi rinvasate. In questo caso però aspettate almeno una settimana prima di annaffiare per consentire alle ferite di cicatrizzarsi.

TIPO DI TERRENO E VASO: per il rinvaso utilizzare un terreno specifico per piante grasse. Inoltre i vasi devono essere più larghi che profondi in quanto l'apparato radicale tende a svilupparsi in larghezza più che in profondità.

COME PROCEDERE AL RINVASO:
 Per effettuare un buon rinvaso di queste piante spinose procedete in questo modo: annaffiate per bene il terriccio e lasciate sgrondare l'acqua per qualche ora: questa operazione rende più facile l'estrazione della pianta dal vaso. Quindi indossate un bel paio di guanti o prendete dei foglie di giornale che userete come un  guanto.
Rovesciate il vaso picchiettando sul fondo e tirate delicatamente la pianta. Se la pianta fa resistenza, infilate una matita nel foro di drenaggio e spingete.
Poco prima avrete già preparato il nuovo vaso, più grande, nel quale avrete sistemato nel fondo dei pezzi di coccio nel foro di drenaggio ed un po' del terriccio pronto ad essere utilizzato. Sistemate quindi il nuovo terriccio tutto intorno avendo molta cura che la composta e quindi l'altezza alla quale sistemate la pianta, sia uguale alla precedente. Non interratela né di più, né di meno.
La prima annaffiatura dopo il rinvaso fatela per immersione del vaso. Ricordatevi che se avete potato le radici occorre aspettare almeno una settimana prima annaffiare per dare il tempo alle ferite di cicatrizzarsi.

CONCIMAZIONE: Dalla primavera e per tutta l'estate concimare ogni 3-4 settimane con un concime liquido da diluire nell'acqua di irrigazione (utilizzare un concime per piante grasse seguendo le istruzioni e i consigli di un buon vivaista). A partire dall'autunno e per tutto l'inverno, sospendere le concimazioni perchè la Mammillaria va in riposo vegetativo per cui non si devono dare concimi che si accumulerebbero nel terreno creando un ambiente dannoso per le radici della pianta.

PERIODO DI FIORITURA: Se assicurerete alla Mammillaria la giusta quantità di luce solare, acqua e concime, avrete delle bellissime fioriture. La pianta di solito inizia a fiorire dall'inizio dell'estate e prosegue per tutta l'estate. La fioritura è particolare in quanto i fiori si dispongono in modo da formare una corona sulla sommità della pianta.

 

MOLTIPLICAZIONE: per seme o per divisione dei germogli.

MOLTIPLICAZIONE PER DIVISIONE DEI GERMOGLI BASALI: I germogli basali sono le piccole piantine che crescono alla base della pianta madre. Per asportarli utilizzate un coltello bel affilato e disinfettato (possibilmente alla fiamma). Spesso questi germogli sono provvisto di radici per cui in questo caso, appena vengono prelevati dalla pianta madre vanno subito rinvasati senza annaffiare per circa 2-3 settimane per evitare l'insorgenza di marciumi. Nel caso il germoglio che prelevate sia sprovvisto di radici allora prima di rinvasare si lasciano asciugare le superfici tagliate per circa 7 gg. per dare il tempo alle ferite di cicatrizzarsi.  Dopo il rinvaso la pianta va trattata come una pianta adulta.

PARASSITI E MALATTIE:
la pianta non fiorisce ed assume forme “strane” per lo più si allunga ed assume una colorazione verde chiaro. Questo è il classico sintomo di poca luce. sistemate la pianta in posizione più illuminata.
Le parti verdi della pianta si decolorano ed appaiono come "svuotate". Questo sintomo è in genere dovuto a troppo poche annaffiature. Se stiamo diversi mesi senza annaffiare la pianta, specialmente d'estate, la pianta esaurisce tutta l'acqua contenuta nei tessuti e quindi appare come svuotata. non sempre se si arriva a questo stadio è possibile recuperare la pianta, in ogni caso, val la pena fare un tentativo ridando un po' più di attenzione alla nostra pianta con giuste irrigazioni.
Le parti verdi appaiono imbrunite. Se la pianta inizia a presenta questo sintomo, come se la pianta si fosse ustionata e si notano piccoli spacchi, vuol dire che le temperature sono troppo basse. sistemare la pianta in un luogo più idoneo.
Marciume sulla pianta. La pianta raggrinzisce e diventa molle. Questo sintomo nelle cactacee è indice di troppe annaffiature. purtroppo quando si arriva a questo stadio non sempre è possibile recuperare la pianta. In ogni caso, togliete la pianta con tutto il pane di terra dal vaso e lasciatelo all'aria in modo che il terreno si asciughi rapidamente. Controllate le radici ed eliminate quelle eventualmente marce tagliandole per almeno 1 cm sopra la zona marcia con una forbice affilata e disinfettata (possibilmente alla fiamma). Cospargete la superficie delle radici tagliate con una polvere fungicida ad ampio spettro e quindi rinvasate. Aspettate almeno due settimana prima di annaffiare nuovamente e soprattutto adottate maggiore cautela nella quantità d'acqua che somministrate.
La pianta si deteriora rapidamente senza apparente ragione. Se si osserva questo sintomo, la causa potrebbe essere la cocciniglia: cocciniglia cotonosa o cocciniglia bruna .Si tratta di insetti molto dannosi che si nutrono della linfa della pianta causando appunto il suo deperimento e, nei casi più gravi, la morte. Spesso non sono facili da individuare in quanto si annidano tra le radici. Pertanto, quando si osserva che la pianta deperisce, va subito tolta dal vaso e vanno controllate le radici che se non sono marce, sicuramente hanno in corso un'infestazione da cocciniglia. togliere la pianta dal vaso e eliminare tutta la terra. Lavare con delicatezza le radici sotto un getto di acqua tiepida eliminando ogni minima traccia di terra o quant'altro. Potare energicamente le radici infettate e quindi lasciarle asciugare. Dopo di che rinvasare con della terra nuova dopo aver anche pulito e lavato per bene anche il vaso.

PRINCIPALI SPECIE
Il genere Mammillaria comprende circa 170 specie tra le quali ricordiamo:
 
 mammillaria blossfeldiana











 mammillaria geminispina









 

 mammillaria longiflora










 mammillaria mystax























 mammillaria bocasana











mammillaria zeilmanniana