venerdì 31 ottobre 2014

ASPIDISTRA ELATIOR



Ambiente ed esposizione: l’aspidistra è una delle piante più adatte per le zone poco luminose ed ambienti freschi ( sotto i 18°C) altrimenti il fogliame ingiallisce e la pianta messa in pieno sole deperisce. Ideale su pianerottoli o in stanze poco riscaldate.

 

Sviluppo e dimensioni: le foglie sono lunghe da 35-50 cm seconda la varietà e produce 5-6 foglie all’anno.




Periodo di fioritura: i fiori dell’aspidistra sono rari, compaiono a fior di terra generalmente durante l’estate e durano solo un giorno o due.




Acqua: d’estate bagnare almeno 2 volte per settimana mentre in inverno 1 volta ( tra un’annaffiatura e l’altra lasciare asciugare il terreno e toccarlo per regolarsi con le annaffiature ed evitare i ristagni d’acqua che provocano marciumi).

Umidità: l’aspidistra sopporta anche l’aria secca ma per avere una pianta bella e rigogliosa spruzzarla con acqua almeno 1 volta alla settimana.

Rinvasatura: rinvasare quando le radici escono dal fondo del vaso utilizzando un terreno universale o per piante verdi d’appartamento.

Moltiplicazione: per divisione dei cespi.



Potatura: non necessaria – eliminare regolarmente le foglie appassite o rovinate.

Concimazione: aggiungere del fertilizzante liquido diluito nell’acqua 1 volta al mese seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista – se le foglie si spaccano significa che è stato dato alla pianta troppo fertilizzante ( sospenderlo per la stagione e per l’anno seguente diminuire le dosi). Non dare fertilizzante alle varietà di aspidistra elatior con foglie variegate.

Accortezze: se notate insetti su fusti e foglie ( cocciniglie) per risolvere il problema utilizzare prodotti specifici seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista. 

Curiosità: il genere aspidistra comprende 4 specie originarie dell’Himalaya, Cina, Giappone. L’unica coltivata è l’aspidistra elatior scoperta in Cina nel 1882. Esiste una varietà a foglie variegate
Una mutazione naturale che compare solo quando la pianta è coltivata in terreno povero, in vaso stretto e per mantenere le foglie variegate ha bisogno di più luce ( non sole diretto perché i raggi diretti “bruciano” le foglie rovinandole). 

 


Le foglie dell’aspidistra vengono spesso usate per composizioni floreali con  fiori recisi.  

 





lunedì 27 ottobre 2014

APHELANDRA SQUARROSA - AFELANDRA



L’afelandra è una pianta fiorita d’appartamento assai vistosa – le foglie verdi hanno nervature bianche-crema mentre i fiori gialli sono circondati da brattee giallo-verdastre disposte a piramide, ci sono numerose varietà, la più coltivata è l’aphelandra squarrosa “diana”.
Dimensioni e sviluppo: alla prima fioritura può raggiungere un’altezza di 30 cm e un diametro di 20 cm mentre alla seconda fioritura raddoppia di dimensioni. Lo sviluppo è veloce ( le talee piantate a marzo fioriscono a fine estate).

  
Periodo di fioritura: per tutta l’estate.

 

 Ambiente ed esposizione: predilige i luoghi luminosi ( non il sole diretto che può rovinare le foglie) non tollera le correnti d’aria.

Acqua: bagnare almeno 2 volte per settimana ( tra un’annaffiatura e l’altra toccare il terreno per regolarsi con le annaffiature ed  evitare i ristagni d’acqua che provocano marciumi).

Concimazione: appena appaiono i fiori aggiungere all’acqua del fertilizzante ogni 15 giorni seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista.

Umidità: per mantenere una buona umidità tenere il vaso su un sottovaso con ghiaia umida o palline d’argilla espansa con un velo d’acqua oppure l’operazione più semplice è spruzzare con acqua le foglie tutti i giorni.

Rinvasatura: in primavera quando le radici escono dal fondo del vaso e la pianta è troppo densa e per questo motivo le  giovani foglie restano piccole perché gli manca lo spazio per crescere utilizzando un terreno universale o per piante da fiore.

Potatura: morto un fiore, tagliare lo stelo appena sopra le due foglie sottostanti ed eliminare regolarmente le foglie rovinate oppure appassite.

Moltiplicazione: per talea in primavera – scegliere dei fusti con almeno due foglie sane e tagliarli vicino al fusto principale – eliminare le foglie inferiore lasciando solo quelle superiori almeno due o tre  - immergere il taglio in ormone in polvere seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista – mettere le talee nel terreno, bagnare e coprire con politene ( plastica) sorretta da un filo di ferro ad arco – scoprire 5 minuti al giorno per un ricambio d’aria – mantenere il terreno umido e dopo 21 giorni circa rinvasare le talee attecchite in piccoli vasi singoli.

Accortezze: se le foglie cadono e notate marciumi significa che la pianta è stata bagnata troppo(ridurre le annaffiature) viceversa se le foglie seccano aumentare le annaffiature –la pianta si affloscia se  viene messa in un luogo poco riparato e soggetto a frequenti correnti d’aria – se notate che la pianta produce foglie piccole e nessun fiore rinvasare e dare fertilizzante – se appaiono macchie brune sulle foglie ( troppo sole) spostare in un luogo luminoso ma non ai raggi solari diretti – se sulle foglie notate degli insetti ( afidi o cocciniglie) risolvere il problema con prodotti specifici seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista.  

sabato 25 ottobre 2014

CORDYLINE



Il nome cordyline significa “clava” e si riferisce alla forma delle radici carnose di alcune specie di questo genere – originarie delle regioni tropicali dell’Asia, dell’Australi, dell’Africa e dell’arcipelago Malese , sono piante a fusto eretto con foglie di colore verde con chiazze e strisce di color bianco, porpora, giallo ...a seconda della varietà.

 

 sono piante simili alla dracaena tanto che spesso vengono confuse anche nei nomi.




Dimensioni e sviluppo: una pianta adulta può raggiungere un’altezza che varia dai 40 ai 60 cm a seconda della varietà  ed ha una crescita di circa 10 -15 cm all’anno.


 

Ambiente ed esposizione: esposizione a mezz’ombra o in un ambiente luminoso ma no disposto direttamente ai raggi solari.

Acqua: tra un’annaffiatura e l’altra mantenere il terreno leggermente umido evitando i ristagni d’acqua che provocano marciumi – d’estate bagnare almeno 2 volte la settimana mentre in inverno bagnare una volta alla settimana ( per regolarsi con le annaffiature toccare il terreno).

Umidità: per mantenere una buona umidità mettere il vaso su un sottovaso con ghiaia umida oppure spruzzare con acqua le foglie almeno 2 volte per settimana.

Concimazione: aggiungere del fertilizzante all’acqua ogni 15 giorni seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista.

Atmosfera: non tollera le correnti d’aria fredda posizionarla quindi in un luogo riparato.

Rinvasatura: in primavera quando le radici escono dal fondo del vaso e le foglie sono troppo fitte utilizzando un terreno universale o per piante verdi d’appartamento.

Potatura: eliminare regolarmente le foglie morte o malate – se la punta delle foglie è secca tagliarla con forbici appena sopra la parte sana della foglia - potare in primavera quando la pianta è diventata troppo alta e la parte inferiore del fusto è senza foglie – tagliare il fusto a 10 cm dalla base (sopra un vecchio nodo fogliare ) – nella parte inferiore del fusto spunteranno nuove foglie bisogna avere solo un po’ di pazienza.

Moltiplicazione: per talea da fusto  - svasare la pianta – tagliare il fusto in pezzi di circa 7 cm assicurandosi che ognuno abbia almeno un nodo fogliare – immergere la parte inferiore in ormone per radici seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista – piantare ogni parte di fusto nel terreno e coprire con un sacchetto di plastica sorretto da un arco di filo di ferro – scoprire ogni giorno almeno per 5 minuti per un ricambio d’aria e mantenere il terreno umido – ogni sezione di fusto svilupperà proprie radici e fogli. 

Accortezze: se le foglie cadono e marciscono e la pianta non cresce significa che è stata bagnata troppo ( diminuire le annaffiature) viceversa se le foglie seccano aumentare il numero di annaffiature – quando le foglie  perdono colore e diventano pallide significa che la pianta è in un luogo poco luminoso (metterla in un ambiente più luminoso, non sole diretto – quando notate che la vostra pianta produce poche  foglie ed esse sono piccole e distorte  rinvasare e dare del fertilizzante – se notate insetti sulle foglie ( afidi o cocciniglie) risolvere il problema con prodotti specifici seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista .

Accostamenti: sta bene in composizioni miste con altre piante verdi .

Le più recenti varietà di Cordyline si differenziano, oltre che per l'altezza, anche per le dimensioni del bordo rosso, più o meno accentuato, accompagnato a volte da un tocco di giallo


AZALEA INDACA



L’azalea (azalea indaca) è in realtà un rododendro e il nome scientifico è rhododendron simsii , appartiene alla famiglia delle ericacee alla quale appartengono  molte specie diffuse in Europa, Asia, Africa, nord America ed Australia. Proviene dalla Cina dove fu raccolta nel 1708, allo stato naturale fioriscono solo  in primavera, in commercio le possiamo trovare fiorite non solo in primavera , i floricoltori le forzano  a fiorire per Natale, nei mesi invernali ed autunnali...




Ambiente ed esposizione: predilige i luoghi luminosi ( non sole diretto) – è  delicata e per questo deve essere tenuta in appartamento mentre in estate può essere messa in giardino o su un balcone in un luogo fresco ed ombreggiato. 

Acqua ed umidità: le azalee hanno bisogno di molta umidità ( le foglie seccano e cadono se vengono messe in un luogo troppo caldo e asciutto) spruzzare la pianta con acqua ogni giorno oppure mantenere il vaso su ghiaia umida e mantenere il terreno umido tra un’annaffiatura e l’altra evitando i ristagni d’acqua che provocano marciumi .

Concimazione: durante la fioritura e nel periodo estivo unire all’acqua del fertilizzante liquido ogni 15 giorni seguendo attentamente le istruzioni  e i consigli di un buon vivaista.

Rinvasatura:  nel periodo estivo quando la pianta è troppo fitta e  le radici escono dal fondo del vaso con un terreno specifico per azalee.

Potatura: potare quando lo sviluppo è disordinato ed eccessivo tagliando di sbieco poco sopra una gemma o a lato di un germoglio in questo modo la pianta si svilupperà più compatta e ordinata ; se vogliamo dargli una forma “ ad alberello” eliminare i germogli che spuntano alla base – togliere regolarmente fiori, foglie e rametti rovinati o morti. 

 Atmosfera: non tollera le correnti d’aria.

Accortezze: quando i fiori non si aprono la pianta è stata bagnata troppo (lasciare asciugare il terreno e diminuire le annaffiature) – se notate che la vostra pianta produce foglie piccole e nessun fiore dare del fertilizzante . 

Curiosità: ci sono numerose varietà di azalee, l’azalea indaca è una specie d’appartamento  alcuni esemplari invece possono essere tenuti all’aperto, anche nei climi freddi. 

azalee in fiore nei giardini di villa Carlotta sul lago di Como