giovedì 30 luglio 2015

CTENANTHE



La CTENANTHE  è una pianta verde che forma dei ciuffi di grandi foglie con lunghi peduncoli eretti. Le foglie possono raggiungere 40 cm di lunghezza, sono di colore verde scuro; alcune varietà hanno foglie variegate con striature verde chiaro o bianco crema, la varietà tricolor presenta delle macchiette gialle nella parte superiore mentre la pagina inferiore della foglia è di colore porpora. 

tra le 15 SPECIE provenienti dal Brasile le PIU’ DIFFUSE sono:
la CTENANTHE BURLE-MARXII con foglie verde chiaro e screziature più scure.

  
La CTENANTHE LUBBERSIANA con foglie verdi e gialle.



La CTENANTHE  OPPONHEIMIANA 


AMBIENTE ED ESPOSIZIONE: esposizione in un ambiente luminoso ma non esposta direttamente ai raggi solari (le screziature del fogliame possono sparire se la luminosità è insufficiente). La temperatura ideale si aggira intorno ai 20 °C per tutto l’anno con un minimo di 15 °C. teme il freddo soprattutto a livello delle radici. Questa pianta ama un’atmosfera umida (quando l’umidità dell’aria è scarsa il fogliame tende ad arrotolarsi e seccare) per garantire la giusta umidità possiamo mettere il vaso su un sottovaso con della ghiaia umida o palline d’argilla con un velo d’acqua oppure possiamo provvedere a frequenti nebulizzazioni delle foglie con acqua a temperatura ambiente. 

ACQUA: tra un’annaffiatura e l’altra toccare il terreno e mantenerlo leggermente umido evitando i ristagni d’acqua che provocano marciumi (per regolarsi con le annaffiature seguire l’andamento climatico, in estate saranno più frequenti mentre in inverno saranno più ridotte). 

MOLTIPLICAZIONE: possiamo moltiplicarla a primavera per divisione dei cespi facendo attenzione che ogni porzione abbia almeno due gemme e le radici. 

CONCIMAZIONE: da primavera fino all’autunno (ogni 15-20 giorni) aggiungiamo all’acqua un fertilizzante per piante verdi, seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista. 

TIPO DI TERRENO: terreno per piante verdi oppure universale.

lunedì 27 luglio 2015

CANNA INDICA



La canna indica è un’erbacea rizomatosa originaria dell’America meridionale; da giugno – luglio fino ai primi freddi produce lunghi fusti eretti, alti circa 1.5 metri, che portano una pannocchia compatta con fiori che si aprono in successione. I colori dominanti sono il giallo e il rosso ma esistono molti ibridi dai più diversi colori. La parte aerea muore, ma ogni primavera produce nuovi getti e fiori.


Utilizzazione: sono perfette per creare  grandi aiole, bordure…ma anche per la coltivazione in grossi contenitori.

Piantagione: si esegue tra aprile- maggio.

Ambiente ed esposizione: ama posizioni soleggiate o semi-ombreggiate .sopporta brevi periodi di freddo, è utile perciò coltivarla in vaso per spostarla in un ambiente riparato nelle stagioni fredde oppure si possono estirpare i rizomi quando le foglie sono completamente secche per riporli in luoghi asciutti e rimetterli in terra in primavera. 

Acqua: annaffiature regolari specialmente in estate favoriscono abbondanti fioriture (per regolarsi con le annaffiature toccare il terreno per evitare ristagni idrici che provocano marciumi e seguire l’andamento climatico). 

Concimazione: nel periodo vegetativo, possiamo usare un concime per piante da fiore da somministrare ogni 15-20 giorni fino a sospenderlo fino a che le foglie sono quasi secche. 

Potatura: La Canna indica non si pota. Si eliminano solo le parti che si seccano o si danneggiano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.


domenica 26 luglio 2015

PLUMBAGO - GELSOMINO AZZURRO



Gelsomino azzurro è il nome con cui viene comunemente chiamata la PLUMBAGO AURICULATA, una pianta a portamento arbustivo e rampicante che non è imparentata con i veri gelsomini. 



Caratteristiche generali: i fiori, di colore azzurro cielo sono piccoli ma molto numerosi, riuniti in piccoli ombrelli vistosi; spuntano a partire da maggio e durano tutta l’estate, fino a ottobre – novembre. Le foglie sono di un bel verde chiaro e cadono in autunno nelle regioni con inverni freddi mentre nelle regioni con inverni più miti permangono tutto l’inverno sulla pianta. Proteggerla dal freddo invernale con tessuto non tessuto.

Luogo d’origine: Africa – Europa meridionale.

Sviluppo e dimensioni: messa a dimora in piena terra può raggiungere facilmente i 4 metri di altezza, mentre in vaso non supera generalmente i 2 metri di altezza.

Utilizzazione: possiamo utilizzare la PLUMBAGO per ricoprire in modo scenografico qualsiasi tipo di muro, recinzione o pergolato.

 

Esposizione: ama il sole e gli ambienti luminosi ma può crescere anche a mezz’ombra ( in questo caso la fioritura sarà meno abbondante). 

Potatura: eliminare regolarmente i fiori appassiti e le parti di pianta in deperimento. Dopo la fioritura e prima di riparare la pianta dal gelo, possiamo potarla – se vogliamo coltivarla come rampicante accorciamo di un terzo tutti i rami mentre se preferiamo coltivarla a cespuglio tagliamo tutti i rami della pianta a circa 10 cm da terra; diversamente limitiamoci ad eliminare i rami fuori posto per darle una forma ordinata.

Acqua: richiede annaffiature regolari  in particolare nei mesi più caldi ( evitando i ristagni d’acqua che provocano marciumi).  

Concimazione: nella coltivazione in vaso è importante concimarla tutte le settimane con un concime per piante da fiore ( seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista). 

Coltivazione in vaso: quando la trapiantiamo usiamo un vaso di 30-40 cm di lato e profondo almeno 50 cm. il terreno ideale è di tipo universale o per piante da fiore e se vogliamo coltivarla come rampicante è importante darle un sostegno.  
 


Moltiplicazione: per talea in giugno – luglio.
Tagliamo un ramo semilegnoso che porta dei rametti laterali della lunghezza di circa 8-10 cm –con un coltello affilato tagliamo i rametti laterali in modo che rimanga loro attaccato un pezzetto di fusto -  piantiamo le talee ottenute in un vaso con un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali e annaffiamo – copriamo con un sacchetto di plastica forato e teniamo il vaso all’ombra ad una temperatura di circa 20° C– dopo un mese, togliamo il sacchetto di plastica e trapiantiamo le piantine col loro pane di terra in un vaso poco più grande – potremo godere della sua fioritura l’anno successivo.





venerdì 24 luglio 2015

ARISTOLOCHIA



Il genere Aristolochia della famiglia delle Aristolochiaceae comprende numerosissime specie (oltre 350) erbacee o arbustive, a foglie caduche o sempreverdi. La particolarità di queste piante sono i fiori che nella maggior parte delle specie emanano profumi molto intensi per attirare gli insetti funzionando come delle vere e proprie trappole; una volta entrati nella corolla, gli insetti  scivolano su di un rivestimento ceroso che si trova all'interno del tubo fiorale che permette di entrare ma non di uscire perché presenti numerosi peli che fungono da barriera. La stessa forma del fiore, tubolosa e con la base rigonfia, favorisce la cattura dell'insetto. Solo a fecondazione avvenuta e con l'appassimento del fiore, gli insetti prigionieri, ricoperti di polline, potranno uscire ed andare ad impollinare un'altra pianta.



Epoca di fioritura: primavera-estate.

Luogo d’origine: genere diffuso nelle regioni tropicali e temperate dei due emisferi.

Utilizzazione: pianta rampicante utilizzata per decorare muri e tralicci o per arricchire pergolati.

Sviluppo e dimensioni: ha una crescita molto veloce, a seconda della specie può raggiungere i 6 metri di altezza e svilupparsi in  larghezza  30-40 cm. 

Esposizione: mezz’ombra.

Tipo di terreno: non ha esigenze particolari… Può essere collocata in normale terra da giardino.

Acqua: nel periodo della crescita e nelle stagioni più calde dell’anno  mantenere il terreno  umido evitando i ristagni d’acqua che provocano marciumi; Durante l'inverno, invece, sarà opportuno diradare le innaffiature  (per regolarsi con le annaffiature toccare sempre il terreno e seguire l’andamento climatico). 

Moltiplicazione: per talea a luglio. 

Concimazione: Per ottenere il meglio dalla sua coltivazione occorre intervenire con fertilizzante nel periodo vegetativo ( seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista).

Malattie: L'Aristolochia può essere attaccata da malattie fungine, da trattare tempestivamente con prodotti specifici.


martedì 21 luglio 2015

SPIREE



Il genere Spirea appartiene alla famiglia delle Rosacee e  comprende alcuni arbusti decidui di dimensioni medie e portamento tondeggiante originari dell’Asia e dell’Europa; le specie sono suddivise in due grandi gruppi: le spiree bianche, a crescita rapida, che fioriscono in primavera e possono raggiungere i 2-3 metri di altezza e le spiree rosa, a crescita più lenta, che producono fiori di colore rosa intenso in estate ed in autunno. Si tratta in ogni caso di arbusti facili da coltivare che possono essere utilizzati anche per la creazione di siepi multicolore.

 
Caratteristiche generali: si tratta di arbusti decidui di dimensioni variabili da 40 cm a 2 metri. Le foglie sono grandi, dal margine leggermente dentellato, sono ovali o lanceolate, di colore verde, più o meno scuro ( nei mesi autunnali, in alcune varietà le foglie mutano in giallo – rosso).  I fiori sono  riuniti in corimbi o racemi dai colori diversi a seconda della varietà ( bianco, rosa tenero o rosa acceso). 


Impianto della spirea: in primavera/ marzo in buche profonde circa 30 cm distanti tra loro 60 cm.

Tipo di terreno: sono piante rustiche che si adattano a qualsiasi terreno da quelli ricchi di sostanze nutritive a quelli sabbiosi e poverissimi,  fino a colonizzare anche scarpate rocciose e terreni calcarei  resistono alle basse temperature e sopportano le caldi estate. 

Esposizione: amano il sole ma si adattano anche ad ambienti a mezz’ombra  ( in ombra la fioritura è scarsa). 

Acqua: deve essere costante e regolare nel primo anno d’impianto, affinché la pianta sviluppi un buon apparato radicale; negli anni successivi, tra un’annaffiatura e l’altra lasciare asciugare il terreno ( evitare i ristagni d’acqua che provocano marciumi. 

Concimazione: anche se si tratta di una arbusto poco esigente, per favorire la fioritura, in primavera, si consiglia di distribuire ai suoi piedi del concime granulare a lento rilascio ( seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista).

potatura:
-     le spiree  che fioriscono sui rami dell’anno precedente, fioriscono in primavera ,hanno prevalentemente fiori bianchi a forma di coppa (semplice o doppia). I fiori si sviluppano sul ramo dei mesi di marzo/aprile dell’anno precedente e sono normalmente cespugli di grandi dimensioni, in questo caso la potatura dovrà essere eseguita subito dopo la fioritura per dar modo alla pianta di formare nuovi rami che porteranno fiori nell’anno seguente.
-         Le spiree che fioriscono nei rami dell’anno, hanno fiori normalmente di colore rosa, più o meno acceso, le loro dimensioni sono più contenute.  In questo caso, La potatura può essere effettuata nel mese di febbraio per riordinare il cespuglio e successivamente dopo la prima fioritura per stimolare la successiva. 

Moltiplicazione: La riproduzione delle spiree può avvenire per divisione dei cespi o per talea.

Moltiplicazione per talea:
-      Le talee si effettuano in due periodi dell’anno: in estate o in autunno. In luglio-agosto si effettuano talee di legno semi maturo. Le talee lunghe 8-12 cm prelevate con cesoie ben affilate e disinfettate si mettono a radicare in un miscuglio di torba e sabbia. In ottobre si possono effettuare talee di legno maturo, lunghe 25-30 cm. Dopo la radicazione le nuove piante ottenute dai due tipi di talea vanno trasferite in vaso e qui allevate per  1 o 2 anni prima di essere messe a dimora.

Esistono diverse varietà di spiree ecco alcuni esempi:
Spiree a fiore bianco:  S. vanhouttei;  S. cantoniensis;  S. thumbergii.
Spiree a fiore rosa: S. japonica;  S. flexuosa.

Curiosità: il nome spirea deriva dal greco “speira” che significa legaccio perché molte specie hanno rami lunghi e flessibili usati anticamente per fare corone e ghirlande.