LUOGO D’ORIGINE: Il genere Mammillaria appartiene
alla famiglia delle Cactaceae e comprende numerose specie originarie
dell'America e del Messico. In particolare questo genere è originario delle
zone desertiche tanto che fa parte di quel vasto gruppo di piante chiamate
piante del deserto, adattate quindi a vivere in condizioni proibitive( sole
molto caldo di giorno e notti spesso fredde). Ciò è possibile grazie alla
struttura dei loro fusti che sono in grado di immagazzinare l'acqua che non
viene dispersa grazie alle loro foglie trasformate in spine.
La particolarità delle Cactaceae come la
mammillaria è che sono piante totalmente sprovviste di rami ed i fiori crescono
da un "cuscino" di peli (areola) direttamente dal fusto. Dall'areola
si sviluppano le spine, più o meno robuste o setose, che altro non sono che le
foglie. Questa trasformazione è un adattamento della natura alle condizioni
nelle quali vivono nei loro ambienti naturali che consente di ridurre la
traspirazione al minimo e quindi la perdita dell'acqua immagazzinata con tanta
difficoltà.
Il termine più corretto per
definirla è pianta succulenta in quanto nei suoi tessuti accumula linfa quindi
succo.
AMBIENTE ED ESPOSIZIONE: Le
Mammillaria sono piante che richiedono molta luce, in tutte le stagioni
dell'anno, con l'esposizione al sole diretto per almeno alcune ore al giorno. L'ottimale
è un'esposizione a sud e da evitare invece un'esposizione a nord. Le
temperature estive ottimali di coltivazione sono tra i 15 - 24°C mentre quelle
autunnali ed invernali si devono aggirare tra i 10-13 °C ma attenzione a non
scendere sotto i 10°C. Se le temperature scendono intorno a questi valori,
assicuratevi di lasciare la pianta asciutta. Sono piante che amano l'aria per
cui date loro aria fresca soprattutto d'estate sistemandole vicino ad una
finestra aperta.
ACQUA: Le annaffiature della Mammillaria
devono essere effettuate quando la superficie del terriccio è secca (evitare i
ristagni idrici che provocano marciumi). ovviamente il numero delle
annaffiature può variare a seconda delle temperature dell’ambiente in cui si
trova (saranno più frequenti in estate perché è più caldo e quindi il terreno
asciuga più velocemente e minori in
inverno).
RINVASO: In genere tutte le
Cactacee hanno un apparato radicale che si espande molto, soprattutto in
superficie, per il fatto che le radici, nel loro ambiente naturale, vanno a
ricercare nel terreno circostante la poca umidità ed il poco nutrimento che
riescono a trovare. Pensiamo che in natura un Cactus del deserto di appena 15
cm può avere delle radici che si espandono per un metro quadrato! Un segnale che
vi da la pianta per dirvi che il vaso che le ospita è troppo piccolo, malgrado
le annaffiature, le concimazioni e l'esposizione siano perfette, è un
rallentamento della crescita. Se sollevate la pianta dal vaso vedrete che le
radici sono un tutt'uno con il terreno e qualcuna spunta anche dal foro di
drenaggio. Per cui è buona norma ogni anno, in primavera, controllare per
vedere se le radici sono costrette e troppo ammassate.
Il rinvaso è anche un ottimo
momento per controllare lo stato delle radici: se notate delle radici annerite
o grigiastre (le radici devono essere bianco-panna) vanno eliminate. Prendete
allora delle forbici lavate e sterilizzate (possibilmente alla fiamma) e
procedete al taglio. Dopo di che cospargete nelle ferite del taglio della polvere
fungicida ad ampio spettro e quindi rinvasate. In questo caso però aspettate
almeno una settimana prima di annaffiare per consentire alle ferite di
cicatrizzarsi.
TIPO DI TERRENO E VASO: per il
rinvaso utilizzare un terreno specifico per piante grasse. Inoltre i vasi
devono essere più larghi che profondi in quanto l'apparato radicale tende a
svilupparsi in larghezza più che in profondità.
COME PROCEDERE AL RINVASO:
Per effettuare un buon rinvaso di queste
piante spinose procedete in questo modo: annaffiate per bene il terriccio e
lasciate sgrondare l'acqua per qualche ora: questa operazione rende più facile
l'estrazione della pianta dal vaso. Quindi indossate un bel paio di guanti o
prendete dei foglie di giornale che userete come un guanto.
Rovesciate il vaso picchiettando
sul fondo e tirate delicatamente la pianta. Se la pianta fa resistenza,
infilate una matita nel foro di drenaggio e spingete.
Poco prima avrete già preparato
il nuovo vaso, più grande, nel quale avrete sistemato nel fondo dei pezzi di
coccio nel foro di drenaggio ed un po' del terriccio pronto ad essere
utilizzato. Sistemate quindi il nuovo terriccio tutto intorno avendo molta cura
che la composta e quindi l'altezza alla quale sistemate la pianta, sia uguale
alla precedente. Non interratela né di più, né di meno.
La prima annaffiatura dopo il
rinvaso fatela per immersione del vaso. Ricordatevi che se avete potato le
radici occorre aspettare almeno una settimana prima annaffiare per dare il
tempo alle ferite di cicatrizzarsi.
CONCIMAZIONE: Dalla primavera e
per tutta l'estate concimare ogni 3-4 settimane con un concime liquido da
diluire nell'acqua di irrigazione (utilizzare un concime per piante grasse
seguendo le istruzioni e i consigli di un buon vivaista). A partire
dall'autunno e per tutto l'inverno, sospendere le concimazioni perchè la
Mammillaria va in riposo vegetativo per cui non si devono dare concimi che si
accumulerebbero nel terreno creando un ambiente dannoso per le radici della
pianta.
PERIODO DI FIORITURA: Se assicurerete
alla Mammillaria la giusta quantità di luce solare, acqua e concime, avrete
delle bellissime fioriture. La pianta di solito inizia a fiorire dall'inizio
dell'estate e prosegue per tutta l'estate. La fioritura è particolare in quanto
i fiori si dispongono in modo da formare una corona sulla sommità della pianta.
MOLTIPLICAZIONE: per seme o per
divisione dei germogli.
MOLTIPLICAZIONE PER DIVISIONE DEI
GERMOGLI BASALI: I germogli basali sono le piccole piantine che crescono alla
base della pianta madre. Per asportarli utilizzate un coltello bel affilato e
disinfettato (possibilmente alla fiamma). Spesso questi germogli sono provvisto
di radici per cui in questo caso, appena vengono prelevati dalla pianta madre
vanno subito rinvasati senza annaffiare per circa 2-3 settimane per evitare
l'insorgenza di marciumi. Nel caso il germoglio che prelevate sia sprovvisto di
radici allora prima di rinvasare si lasciano asciugare le superfici tagliate
per circa 7 gg. per dare il tempo alle ferite di cicatrizzarsi. Dopo il rinvaso la pianta va trattata come una
pianta adulta.
PARASSITI E MALATTIE:
la pianta non fiorisce ed assume
forme “strane” per lo più si allunga ed assume una colorazione verde chiaro.
Questo è il classico sintomo di poca luce. sistemate la pianta in posizione più
illuminata.
Le parti verdi della pianta si
decolorano ed appaiono come "svuotate". Questo sintomo è in genere
dovuto a troppo poche annaffiature. Se stiamo diversi mesi senza annaffiare la
pianta, specialmente d'estate, la pianta esaurisce tutta l'acqua contenuta nei
tessuti e quindi appare come svuotata. non sempre se si arriva a questo stadio
è possibile recuperare la pianta, in ogni caso, val la pena fare un tentativo
ridando un po' più di attenzione alla nostra pianta con giuste irrigazioni.
Le parti verdi appaiono imbrunite.
Se la pianta inizia a presenta questo sintomo, come se la pianta si fosse
ustionata e si notano piccoli spacchi, vuol dire che le temperature sono troppo
basse. sistemare la pianta in un luogo più idoneo.
Marciume sulla pianta. La pianta
raggrinzisce e diventa molle. Questo sintomo nelle cactacee è indice di troppe
annaffiature. purtroppo quando si arriva a questo stadio non sempre è possibile
recuperare la pianta. In ogni caso, togliete la pianta con tutto il pane di
terra dal vaso e lasciatelo all'aria in modo che il terreno si asciughi
rapidamente. Controllate le radici ed eliminate quelle eventualmente marce
tagliandole per almeno 1 cm sopra la zona marcia con una forbice affilata e
disinfettata (possibilmente alla fiamma). Cospargete la superficie delle radici
tagliate con una polvere fungicida ad ampio spettro e quindi rinvasate.
Aspettate almeno due settimana prima di annaffiare nuovamente e soprattutto
adottate maggiore cautela nella quantità d'acqua che somministrate.
La pianta si deteriora
rapidamente senza apparente ragione. Se si osserva questo sintomo, la causa
potrebbe essere la cocciniglia: cocciniglia cotonosa o cocciniglia bruna .Si
tratta di insetti molto dannosi che si nutrono della linfa della pianta
causando appunto il suo deperimento e, nei casi più gravi, la morte. Spesso non
sono facili da individuare in quanto si annidano tra le radici. Pertanto,
quando si osserva che la pianta deperisce, va subito tolta dal vaso e vanno
controllate le radici che se non sono marce, sicuramente hanno in corso
un'infestazione da cocciniglia. togliere la pianta dal vaso e eliminare tutta
la terra. Lavare con delicatezza le radici sotto un getto di acqua tiepida
eliminando ogni minima traccia di terra o quant'altro. Potare energicamente le
radici infettate e quindi lasciarle asciugare. Dopo di che rinvasare con della
terra nuova dopo aver anche pulito e lavato per bene anche il vaso.
PRINCIPALI SPECIE
Il genere Mammillaria comprende
circa 170 specie tra le quali ricordiamo:
mammillaria blossfeldiana
mammillaria geminispina
mammillaria longiflora
mammillaria mystax
mammillaria bocasana
mammillaria zeilmanniana
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