Sviluppo e dimensioni: L’oleandro è fra gli arbusti da fiore
più generosi e longevi che si possono coltivare… in piena terra può raggiungere
i 6 metri di altezza; In vaso è allevato a cespuglio e può raggiungere i due
metri di altezza…le foglie sono di forma allungata, sono coriacee ed elastiche;
i fiori rosa, bianchi, gialli, rossi… possono essere semplici o doppi e sono
profumati.
Esistono diverse specie appartenenti al genere tra le quali
ricordiamo:
NERIUM OLEANDER E' la specie più diffusa ed è originaria dei
paesi mediterranei e dell'oriente. I fiori, semplici o doppi, si formano nella
parte terminale dei rami di colore variabile dal bianco, al rosa, al giallo,
all'arancio, al rosso, al lillà e sono profumati. In natura è una pianta che
può raggiungere anche i sei metri di altezza mentre se allevata in vaso in
genere non supera i 2 m.
NERIUM INDICUM E' conosciuto anche con il nome di Nerium odorum
(secondo alcuni botanici si tratta della specie N. oleander) ed è la specie
maggiormente diffusa in medio oriente, in Cina ed in Giappone. E' del tutto
simile al N. oleander solo di dimensioni più contenute ed i fiori, profumati,
sono di colore rosa o bianco e fiorisce praticamente tutto l'anno.
Ambiente ed esposizione: porre l’oleandro in pieno sole per
ottenere una fioritura copiosa e prolungata. se allevato in casa (cosa comunque
sconsigliabile se si hanno bambini piccoli o degli animali domestici in quanto
velenosa in ogni sua parte) va allevato in piena luce ma facendo attenzione che
non riceva i raggi del sole da dietro i vetri, specialmente d'estate, che
funzionando come una lente d'ingrandimento “brucerebbero” le foglie…
Epoca di fioritura: Fiorisce durante tutto il periodo estivo
e l'inizio dell'autunno. E' importante che i fiori appena sfioriti vengano
subito rimossi in quanto toglierebbe inutilmente nutrimento ai fiori rimasti.
Rinvasatura: L'epoca migliore per effettuare il rinvaso è
l'inizio della primavera quando il vaso è diventato troppo piccolo per
contenere le radici. Si utilizza un vaso leggermente più grande del precedente
fino ad un massimo di 30 cm. Successivamente ogni anno si asportano i primi 2-5
cm di terreno e si sostituiscono con del terreno nuovo; è opportuno sistemare
sul fondo del vaso dei pezzi di coccio in modo da favorire un più rapido
sgrondo delle acqua di annaffiatura in eccesso in quanto gli oleandri non amano
i ristagni idrici.
Tipo di terreno: Non occorrono terreni particolari, un buon
terriccio fertile va bene.
Acqua: mantenere il terreno sempre leggermente umido,
evitando i ristagni d’acqua che provocano marciumi.
Concime: A partire dalla primavera e per tutta l'estate
l'oleandro si concima ogni due settimane usando un fertilizzante liquido che va
diluito nell'acqua di annaffiatura. Durante il periodo autunno - invernale le
concimazioni vanno sospese.
Potatura: In considerazione del fatto che è una pianta che
cresce molto ed in maniera disordinata, in autunno occorre potarla in modo
abbondante non appena gli ultimi fiori sono appassiti. Gli steli che hanno
fiorito devono essere accorciati per metà della loro lunghezza mentre i rami
laterali devono essere tagliati a 10 cm dalla base. Ricordatevi di indossare i
guanti quando fate queste operazioni sull'oleandro in quanto è una pianta molto
velenosa.
Moltiplicazione: Il modo più semplice di propagare gli
oleandri è far radicare le talee semplicemente mettendole in un bicchiere
d'acqua. Si prelevano le talee in primavera lunghe circa 10-15 cm tagliate con
un taglio obliquo (in questo modo si avrà una maggiore superficie per la
radicazione) e si sistemano in un bicchiere contenente dell'acqua. Quando le
radici avranno raggiunto i 2,5 cm di lunghezza possono essere piantate nel vaso
usando un terriccio così come indicato per le piante adulte. In genere nel giro
di una - due stagioni la pianta avrà ben radicato per cui a quel punto può
essere trapiantata nel posto definitivo. La moltiplicazione per seme oltre che
essere molto lunga nel senso che occorrono diversi anni prima di avere una
pianta in grado di fiorire, ha con se anche lo svantaggio che subentrando la
variabilità genetica non si ha la sicurezza che le nuove piante saranno uguali
alla pianta madre.
Avvertenze: E' una pianta che contiene diverse sostanze
velenose localizzate sia nelle foglie che nella corteccia tanto che è
sufficiente ad esempio arrostire del cibo con del legno o delle bacche di
oleandro per essere avvelenati oppure dormire su delle foglie. Pertanto quando
si maneggia questa pianta occorre fare molta attenzione (non solo alla linfa
che fuoriesce dalle ferite) e quando ad esempio si pota o si prelevano le talee
occorre usare sempre dei guanti di gomma e lavarli molto bene dopo averli
usati.
Curiosità: Il nome del genere Nerium deriva dal greco neros
«acqua» questo perchè è una pianta che cresce spontanea in prossimità dei corsi
d'acqua.
Accortezze:
-
se Le annaffiature sono scarse le foglie
appassiscono o i boccioli fiorali non si sviluppano. regolate meglio le
irrigazioni ricordandovi che il terreno deve restare sempre umido.
-
Presenza di piccole protuberanze di colore
marrone sulla pagina inferiore delle foglie o formazioni bianche e cotonose
Entrambi sono il classico sintomo della presenza della cocciniglia, bruna o
cotonosa, degli insetti che possono arrecare grave danno alla pianta se non
vengono eliminati tempestivamente; per risolvere il problema utilizzare
prodotti specifici seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon
vivaista.
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