sabato 27 dicembre 2014

PAPIRO



Il papiro appartiene ad una famiglia numerosa che comprende circa 400 specie, si tratta di piante erbacee o giunchiformi diffuse in tutte le regioni tropicali e subtropicali del mondo .

sono piante che amano l’acqua e in natura vivono in zone paludose o sulle rive dei fiumi a lento corso e sulle rive di laghi (preferiscono addirittura stare immerse in acqua)

 le due specie coltivate per  appartamento provengono entrambe dal Madagascar e sono state introdotte in Europa nel  1870. Sono le seguenti:  il  CYPERUS DIFFUSUS e il CYPERUS ALTERNIFOLIUS



Sviluppo e dimensioni : una pianta adulta di CYPERUS DIFFUSUS può raggiugere un’altezza di 1 metro e una larghezza di 50 cm mentre il CYPERUS ALTERNIFOLIUS può raggiungere un’altezza di circa 45 cm e una larghezza di 25 cm.

Periodo di fioritura: durante l’estate – fiori di CYPERUS ALTERNIFOLIUS 

 
Luce: esposizione a mezz’ombra o in un ambiente molto luminoso. 

Acqua: il terreno deve essere sempre umido ed il vaso può poggiare nell’acqua ( se la pianta riceve poca acqua in 24 ore le foglie ingialliscono).

Umidità: spruzzare  con acqua il fogliame ogni giorno.

Concimazione: in estate aggiungere del fertilizzante liquido all’acqua delle annaffiature ogni 15 giorni.

Rinvasatura: in primavera, quando le radici troppo fitte escono dal fondo del vaso utilizzando un terreno universale o per piante verdi.

Potatura: eliminare regolarmente le foglie e i fusti appassiti e rovinati.

Moltiplicazione: per divisione dei cespi.

 
Accortezze: in un ambiente troppo secco oppure  troppo freddo le foglie ingialliscono, diventano scure e muoiono (spostare la pianta in un ambiente più idoneo) – le foglie sembrano deboli e malate( poca luce) spostare la pianta in un luogo più luminoso – se la pianta viene colpita da afidi, per risolvere il problema utilizzare prodotti specifici seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista.

CURIOSITA':



La carta-papiro, sia in fogli che in rotoli, correva vari pericoli e tra i maggiori l' umidità e i tarli.Se lasciata all' umidità ammuffiva, lo scritto sbiadiva, il rotolo si avvolgeva male perché si deformava; i tarli l' attaccavano facilmente perciò si ricorse a spalmarla con olio di cedro che la rendeva lucida, conservandola anche dall' umidità.

antico papiro egizio

 






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