giovedì 18 dicembre 2014

GYNURA



Questa pianta assomiglia all’ortica ma è assai più bella, ha entrambe le pagine delle foglie e i fusti ricoperti da una vellutata e brillante peluria violacea. Al genere gynura appartengono circa 20 specie tutte originarie dell’India e dell’Estremo Oriente.sono coltivate esclusivamente per la bellezza del loro fogliame, i fiori che sbocciano in primavera / estate è meglio eliminarli prima che sbocciano altrimenti la pianta si indebolisce e deperisce rapidamente inoltre il loro profumo è sgradevole. Sono tra le poche piante che si possono sviluppare in pieno sole lungo tutto l’anno. Le specie più conosciutesono due 2:
GYNURA SARMENTOSA  ( pianta ricadente  che può essere coltivata in panieri appesi al soffitto o  come rampicante dandole un sostegno, vicino al bordo del vaso infilare nel terriccio una canna flessibile o un filo di ferro, curvarla e darle la forma di un arco attorno al quale avvolgerete con cura e delicatezza il fusto della pianta, se necessario legare con delicatezza il fusto alla base e fissarlo attorno al sostegno).
GYNURA AURANTIACA ( pianta eretta e cespugliosa)


Parecchi esemplari sistemati in panieri appesi sono di grande effetto.

FOGLIE E FIORE DI GYNURA:

SVILUPPO E DIMENSIONI: una pianta adulta cresce rapidamente fino a raggiungere i 45 cm circa di altezza, nel secondo anno di vita darle un sostegno.

LUCE: vive in piena luce, anche a sole diretto che le dona colori accesi.

ACQUA: d’estate bagnare 2-3 volte la settimana mentre in inverno solo una volta – toccare il terreno per evitare i ristagni d’acqua che provocano marciumi e non bagnare le foglie ( l’acqua rimasta sulle foglie si possono macchiare e rovinare)

CONCIMAZIONE: aggiungere all’acqua delle annaffiature del fertilizzante liquido solo una volta al mese.

UMIDITA’: opportuno ma non indispensabile  mantenere il vaso su ghiaia umida o palline d’argilla espansa umida.

RINVASATURA:  rinvasare quando le radici troppo fitte escono dal fondo del vaso utilizzando un terreno universale.

POTATURA: quando la pianta ha una crescita disordinata, darle forma – a marzo cimare gli apici che possono servire come talee.

MOLTIPLICAZIONE: per talea – scegliere germogli o apici vegetativi con almeno due paia di foglie sane e reciderli sotto di esse, vicino al fusto principale ( le talee devono essere lunghe almeno 8-10 cm) – eliminare la foglie inferiori – immergere il taglio in ormone in polvere per radici – infilare bene le talee nel terreno  (le foglie devono essere a livello del terriccio) – bagnare e coprire con della plastica sorretta da un arco di filo di ferro – scoprire per 5 minuti al giorno per un ricambio d’aria e per assicurarsi che il terreno sia umido – dopo circa 21 giorni rinvasare le talee ben radicate. 

CURIOSITA’: le foglie vellutate e ricoperte di peluria trattengono granelli di terra o pulviscolo, per pulirle utilizzare un pennello con setole morbidissime.

ACCORTEZZE: quando le foglie diventano più verdi che viola (manca luce) spostare la pianta in un luogo più luminoso – se colpita da afidi risolvere il problema con prodotti specifici seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista – se dopo anni la pianta  risulta essere malformata e stanca ( va sostituita con una giovane pianta).

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