Questa pianta assomiglia all’ortica ma è assai più bella, ha
entrambe le pagine delle foglie e i fusti ricoperti da una vellutata e
brillante peluria violacea. Al genere gynura appartengono circa 20 specie tutte
originarie dell’India e dell’Estremo Oriente.sono coltivate esclusivamente per
la bellezza del loro fogliame, i fiori che sbocciano in primavera / estate è
meglio eliminarli prima che sbocciano altrimenti la pianta si indebolisce e
deperisce rapidamente inoltre il loro profumo è sgradevole. Sono tra le poche
piante che si possono sviluppare in pieno sole lungo tutto l’anno. Le specie
più conosciutesono due 2:
GYNURA SARMENTOSA (
pianta ricadente che può essere
coltivata in panieri appesi al soffitto o come rampicante dandole un sostegno, vicino al
bordo del vaso infilare nel terriccio una canna flessibile o un filo di ferro,
curvarla e darle la forma di un arco attorno al quale avvolgerete con cura e
delicatezza il fusto della pianta, se necessario legare con delicatezza il
fusto alla base e fissarlo attorno al sostegno).
GYNURA AURANTIACA ( pianta eretta e cespugliosa)
Parecchi esemplari sistemati in panieri appesi sono di
grande effetto.
FOGLIE E FIORE DI GYNURA:
SVILUPPO E DIMENSIONI: una pianta adulta cresce rapidamente
fino a raggiungere i 45 cm circa di altezza, nel secondo anno di vita darle un
sostegno.
LUCE: vive in piena luce, anche a sole diretto che le dona
colori accesi.
ACQUA: d’estate bagnare 2-3 volte la settimana mentre in
inverno solo una volta – toccare il terreno per evitare i ristagni d’acqua che
provocano marciumi e non bagnare le foglie ( l’acqua rimasta sulle foglie si
possono macchiare e rovinare)
CONCIMAZIONE: aggiungere all’acqua delle annaffiature del
fertilizzante liquido solo una volta al mese.
UMIDITA’: opportuno ma non indispensabile mantenere il vaso su ghiaia umida o palline
d’argilla espansa umida.
RINVASATURA:
rinvasare quando le radici troppo fitte escono dal fondo del vaso
utilizzando un terreno universale.
POTATURA: quando la pianta ha una crescita disordinata,
darle forma – a marzo cimare gli apici che possono servire come talee.
MOLTIPLICAZIONE: per talea – scegliere germogli o apici
vegetativi con almeno due paia di foglie sane e reciderli sotto di esse, vicino
al fusto principale ( le talee devono essere lunghe almeno 8-10 cm) – eliminare
la foglie inferiori – immergere il taglio in ormone in polvere per radici –
infilare bene le talee nel terreno (le
foglie devono essere a livello del terriccio) – bagnare e coprire con della
plastica sorretta da un arco di filo di ferro – scoprire per 5 minuti al giorno
per un ricambio d’aria e per assicurarsi che il terreno sia umido – dopo circa
21 giorni rinvasare le talee ben radicate.
CURIOSITA’: le foglie vellutate e ricoperte di peluria
trattengono granelli di terra o pulviscolo, per pulirle utilizzare un pennello
con setole morbidissime.
ACCORTEZZE: quando le foglie diventano più verdi che viola
(manca luce) spostare la pianta in un luogo più luminoso – se colpita da afidi
risolvere il problema con prodotti specifici seguendo attentamente le
istruzioni e i consigli di un buon vivaista – se dopo anni la pianta risulta essere malformata e stanca ( va
sostituita con una giovane pianta).
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