Il genere hibiscus ,della famiglia delle malvacee, comprende
circa 150 specie (arboree o arbustive) in gran parte tropicali, diffuse in
tutto il mondo. L’ibisco fu introdotto in Europa nel 1731 e fino al 1786 se ne
conoscevano tre specie; vi sono oggi in commercio numerosi ibridi e varietà di
hibiscus che variano per dimensioni e colore dei fiori.
Curiosità: l’hibiscus rosa sinensis è più conosiuto come
“ibisco rosa di Cina”.
Ambiente ed esposizione: l’ibisco è una pianta che ama molto
il sole ed il caldo, predilige posizioni molto luminose, esposte direttamente
ai raggi solari e ama le estati molto calde e lunghe. Può sopravvivere anche in
condizioni avverse, anche se l’ombra causa scarse fioriture, così come
un’estate molto fresca.
Acqua: durante lo sviluppo bagnare almeno 2 volte alla
settimana anche di più se il clima è molto caldo e secco (evitando i ristagni
d’acqua che provocano marciumi) mentre in inverno basta una volta alla
settimana e tra un’annaffiatura e l’altra lasciare asciugare il terreno (per
regolarsi con le annaffiature toccare sempre il terreno).
Concimazione: solo nel periodo vegetativo unire del
fertilizzante liquido all’acqua ogni 15 giorni seguendo le istruzioni e i consigli di un buon vivaista.
Umidità: d’estate spruzzare con acqua il fogliame ogni
giorno mentre d’inverno tenere più asciutto, ma con il riscaldamento di casa,
per mantenere l’umidità a lei necessaria spruzzare il fogliame a giorni alterni
oppure tenere il vaso su un sottovaso con ghiaia umida.
Rinvasatura: in primavera, all’inizio del periodo
vegetativo, quando le foglie risultano essere troppo fitte e le radici escono
dal fondo del vaso utilizzando un terreno universale o per piante da fiore.
Potatura: potare in primavera per avere una pianta compatta
– tagliare di sbieco appena sopra un bocciolo o un germoglio laterale, con le
cesoie – passare sui tagli zolfo in polvere e se esce linfa tamponare con
vaselina seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista –
con la potatura la pianta si svilupperà più densa e folta.
Moltiplicazione: per talea – farle radicare a 18 a °C.
Moltiplicazione: gli apici potati, lunghi circa 8-10 cm, possono essere usati come talee per
ottenere nuove piantine.
Dopo aver eliminato le foglie poste più in basso, si
immergere la parte tagliata in una polvere rizogena per favorire la
radicazione.
Successivamente si sistemano le talee in un vaso con terriccio per piante da fiore oppure universale.
La cassetta o il vaso si ricoprono con un foglio di plastica
trasparente (o un sacchetto messo a cappuccio) avendo cura di tenere il
terriccio sempre leggermente umido - ogni giorno
togliete la plastica, controllate l'umidità del terreno ed eliminate dalla
plastica la condensa.
Una volta che iniziano a comparire i primi germogli (dopo circa
21gg) procedere al rinvaso delle piantine.
Accortezze: se le foglie cadono ( troppa acqua diminuire le
annaffiature) oppure troppo freddo e correnti d’aria fredda (spostare la pianta
in un luogo più caldo) – se notate che i boccioli cadono in continuazione
(scarsa umidità, spruzzare ogni giorno e spostare al caldo) – se la pianta
produce nuove foglie piccole e nessun fiore ( dare fertilizzante) – se la
pianta appassisce e secca ( troppo caldo e asciutto, aumentare il numero delle
annaffiature) – se la pianta viene colpita da afidi che sono degli insetti e le
foglie diventano distorte e vizze (spruzzare insetticida seguendo attentamente
le istruzioni e i consigli di un buon vivaista).
Nessun commento:
Posta un commento