martedì 9 dicembre 2014

IBISCO ROSA DI CINA - HIBISCUS ROSA SINENSIS



Il genere hibiscus ,della famiglia delle malvacee, comprende circa 150 specie (arboree o arbustive) in gran parte tropicali, diffuse in tutto il mondo. L’ibisco fu introdotto in Europa nel 1731 e fino al 1786 se ne conoscevano tre specie; vi sono oggi in commercio numerosi ibridi e varietà di hibiscus che variano per dimensioni e colore dei fiori.


Curiosità: l’hibiscus rosa sinensis è più conosiuto come “ibisco rosa di Cina”. 


Ambiente ed esposizione: l’ibisco è una pianta che ama molto il sole ed il caldo, predilige posizioni molto luminose, esposte direttamente ai raggi solari e ama le estati molto calde e lunghe. Può sopravvivere anche in condizioni avverse, anche se l’ombra causa scarse fioriture, così come un’estate molto fresca.

Acqua: durante lo sviluppo bagnare almeno 2 volte alla settimana anche di più se il clima è molto caldo e secco (evitando i ristagni d’acqua che provocano marciumi) mentre in inverno basta una volta alla settimana e tra un’annaffiatura e l’altra lasciare asciugare il terreno (per regolarsi con le annaffiature toccare sempre il terreno).

Concimazione: solo nel periodo vegetativo unire del fertilizzante liquido all’acqua ogni 15 giorni seguendo le istruzioni e  i consigli di un buon vivaista.

Umidità: d’estate spruzzare con acqua il fogliame ogni giorno mentre d’inverno tenere più asciutto, ma con il riscaldamento di casa, per mantenere l’umidità a lei necessaria spruzzare il fogliame a giorni alterni oppure tenere il vaso su un sottovaso con ghiaia umida.

Rinvasatura: in primavera, all’inizio del periodo vegetativo, quando le foglie risultano essere troppo fitte e le radici escono dal fondo del vaso utilizzando un terreno universale o per piante da fiore.

Potatura: potare in primavera per avere una pianta compatta – tagliare di sbieco appena sopra un bocciolo o un germoglio laterale, con le cesoie – passare sui tagli zolfo in polvere e se esce linfa tamponare con vaselina seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista – con la potatura la pianta si svilupperà più densa e folta.

Moltiplicazione: per talea – farle radicare  a 18 a °C.

Moltiplicazione: gli apici potati, lunghi circa 8-10 cm,  possono essere usati come talee per ottenere nuove piantine.          
             
Dopo aver eliminato le foglie poste più in basso, si immergere la parte tagliata in una polvere rizogena per favorire la radicazione.
Successivamente si sistemano le talee in un vaso con terriccio per piante da fiore oppure universale.
La cassetta o il vaso si ricoprono con un foglio di plastica trasparente (o un sacchetto messo a cappuccio) avendo cura di tenere il terriccio sempre leggermente umido -   ogni giorno togliete la plastica, controllate l'umidità del terreno ed eliminate dalla plastica la condensa.
Una volta che iniziano a comparire i primi germogli (dopo circa 21gg) procedere al rinvaso delle piantine.

Accortezze: se le foglie cadono ( troppa acqua diminuire le annaffiature) oppure troppo freddo e correnti d’aria fredda (spostare la pianta in un luogo più caldo) – se notate che i boccioli cadono in continuazione (scarsa umidità, spruzzare ogni giorno e spostare al caldo) – se la pianta produce nuove foglie piccole e nessun fiore ( dare fertilizzante) – se la pianta appassisce e secca ( troppo caldo e asciutto, aumentare il numero delle annaffiature) – se la pianta viene colpita da afidi che sono degli insetti e le foglie diventano distorte e vizze (spruzzare insetticida seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista).


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