mercoledì 6 gennaio 2016

MAHOIA JAPONICA



La mahonia japonica ,come dice il nome, proviene dal Giappone; È un arbusto di taglia media e di forma tondeggiante, molto apprezzato in quanto resistente sia al freddo che al caldo, difficilmente attaccato dai parassiti, una volta adulto, si accontenta dell'acqua piovana, e produce una bella fioritura a fine inverno.





 seguita da bacche decorative nei mesi estivi.



 Il suo fogliame nonostante sia sempreverde, cambia colore secondo la stagione, infatti è verde intenso in estate ma diventa rosso acceso appena sente le prime gelate



 fino a ritornare piano piano di nuovo verde con l'innalzarsi delle temperature primaverili. Le foglie sono lucide e coriacee, con margine leggermente spinoso ed è meglio indossare i guanti quando ci si avvicina per eventuali interventi di potatura o trattamenti per non rischiare di pungersi. Il suo fusto è scuro e liscio. all'inizio della primavera produce vari boccioli, (in questo momento la nostra mahonia ne è carica) che si trasformano in piccoli grappoli di fiori a stella, dal profumo fragrante e di colore giallo-limone, che attirano api e altri insetti utili. Il profumo di questi fiorellini è facilmente percettibile essendo ancora poche nel giardino di marzo le piante già fiorite. Ai fiori susseguono i frutti, bacche violacee e ovali simili a piccole olive, molto decorative, e che rimangono sulla pianta per tutta l'estate.

DIMENSIONI: La mahonia japonica può essere coltivata sia in vaso che in piena terra, ma la sua resa in piena terra è sicuramente maggiore, arrivando a dimensioni vicine ai 3 metri di altezza e di larghezza.
UTILIZZAZIONE: Si possono utilizzare come esemplari singoli, oppure come siepi, tenendo conto che hanno una crescita piuttosto lenta.
TIPO DI TERRENO: Può essere coltivata in quasi tutti i tipi di terreno, purché ben drenato, ma predilige quello acido.
AMBIENTE ED ESPOSIZIONE: Il suo posizionamento ideale è a mezzo'ombra; posta in pieno sole, soprattutto in luoghi con estati torride potrebbe non dare il meglio di sè. Sopporta senza problemi i freddi intensi se si ha l'accortezza di proteggere le radici con pacciamatura in autunno.
ACQUA: tra un’annaffiatura e l’altra lasciare asciugare il terreno evitando i ristagni idrici che provocano marciumi ( per regolarsi al meglio con le annaffiature toccare il terreno e seguire l’andamento climatico).
CONCIMAZIONE: Per uno sviluppo più rigoglioso, colorazioni più vivaci e maggior produzione di fiori e frutti, si consiglia di fornire del fertilizzante mescolato all’acqua delle annaffiature, oppure di spargere del concime granulare a lenta cessione in primavera ( seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista).
POTATURA :Avendo uno sviluppo abbastanza lento difficilmente necessitano di potature vigorose; a fine estate, se occorre, si possono asportano i rami secchi o meno sviluppati per dargli un aspetto più ordinato e compatto. Meglio evitare la potatura a fine inverno, per poter godere della fioritura di marzo, ma anche quella autunnale perché la pianta sta già preparando i boccioli per l’anno successivo.


Nessun commento:

Posta un commento