lunedì 25 gennaio 2016

KOKEDAMA

A metà tra una pianta e un oggetto di design, direttamente dal Giappone ecco l’ultima moda in fatto di giardinaggio: si chiama KOKEDAMA ed è una pianta coltivata all’interno di una palla di terriccio. Niente di meglio che elementi floreali per abbellire i propri spazi outdoor.
I kokedama sono noti come mini bonsai o bonsai volant. Con il termine kokedama si intende un metodo di coltivazione nato in Giappone nel 1600. La differenza principale tra kokedama e bonsai riguarda l'assenza del vaso. I bonsai infatti vengono coltivati in vasi mentre nei kokedama il vaso è assente. Possiamo parlare dei kokedama come di mini bonsai volanti dove al posto del vaso troviamo una palla di fango rivestita di muschio. Kokedama in giapponese significa proprio "palla di muschio" o "perla di muschio". I kokedama si realizzano in modo simile ai bonsai ma al posto di inserire le loro radici nel terriccio e in un vaso ecco la soluzione di utilizzare fango e muschio per formare una pallina. Il fango utilizzato per i kokedama è di colore scuro. Si chiama ketotsuchi (chiamato semplicemente keto) e rappresenta un terriccio acido e fangoso, dall'aspetto paludoso. Questo terriccio acido e "fangoso" viene amalgamato con un latro componente, argilloso e dalle proprietà drenanti, che porta il nome di akadama. Con questi due componenti si forma un unico composto che andrà a sostituire il tipico vaso dei bonsai con il suo terriccio. In seguito viene realizzato un rivestimento in muschio che ha tra l'altro la funzione di decorare i bonsai volanti. Una volta pronto, il kokedama si appoggia in un vassoio
oppure viene legato con un filo di nylon e appeso in modo da creare un giardino di mini bonsai volanti davvero insolito.
La palla di muschio del kokedama all'interno può contenere piante piuttosto piccole che possono essere acquistate nei negozi specializzati in bonsai ma anche in altri vivai.
COME REALIZZARE I KOKEDAMA
In proporzione su 5 parti di keto mettiamo 1 parte di akadama. impastiamo il tutto con dell’acqua fino ad ottenere una pallina delle proporzioni più o meno di un’arancia. Schiacciamo la pallina di keto su un foglio di carta  e rifacciamo la pallina chiudendo la keto attorno alle radici della pianta, con le mani ci aiutiamo e rifacciamo la forma iniziale della palla, l’unica differenza è che adesso contiene la piantina. Facciamo aderire la pallina di keto al muschio ( il keto è una terra molto appiccicosa in grado di mantenere una buona umidità e di permettere al muschio di aderire bene alla pallina). Con un filo di cotone avvolgiamo con cura tutta la pallina e per bloccare il tutto facciamo un nodo. Immergere la pianta coltivata all’interno di questa palla di terriccio per mezz’ora prima di metterla in mostra.

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