Sono erbacee succulente che formano ciuffi e rosette di
foglie spesse e carnose, di color verde scuro e lucide. Le più diffuse sono gli
ibridi di Lewisia cotiledon che presentano fiori a forma di piatto, larghi
anche 3-4 cm e riuniti in infiorescenze non troppo fitte su steli ramificati e
delicati. Sbocciano in primavera e spesso producono una seconda fioritura
autunnale. I colori vanno dal bianco puro all’arancio salmone, passando per
molte sfumature di rosa.
Utilizzazione: Sono piante ideali per la coltivazione nel
giardino roccioso, soprattutto nelle posizioni di fessura o accanto a rocce che
garantiscano un opportuno ombreggiamento nelle ore calde. Sono molto indicate
anche per la coltivazione in ciotola o vasi. In vasi, per terrazzo e balcone,
pianta da aiola e giardino roccioso.
Ambiente ed esposizione: ama i luoghi semiombrosi. Soffre il
caldo eccessivo. Si tratta di piante molto rustiche, che non temono il freddo è
comunque opportuno proteggere le radici dal gelo durante inverni
particolarmente rigidi tramite pacciamatura.
Acqua: tra un’annaffiatura e l’altra lasciare asciugare il
terreno ed evitare i ristagni d’acqua che provocano marciumi.
Concimazione: dalla ripresa vegetativa e per tutto il periodo della fioritura
somministrare, ogni 15 – 20 giorni, del concime liquido specifico per piante da
fiori o quello complesso a lento rilascio ogni 2 mesi.
Moltiplicazione: La pianta si propaga per seme e per talea. La moltiplicazione per seme produce piante con
caratteristiche genetiche diverse dalla pianta madre. La propagazione per tale
si effettua nel mese di giugno. I germogli laterali, staccati dalla pianta,
vanno messi a radicare in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali. A
radicazione avvenuta, si trasferiscono le talee in piccoli vasi che andranno
riparati dal freddo. Trascorso l’inverno metterle a dimora all’esterno in aprile.
Rinvaso: le piante di
Lewisia allevate in vaso vanno trasferite in contenitori più grandi quando le
rosette invadono tutto lo spazio a disposizione. Il rinvaso si effettua in
primavera rinnovando completamente il terriccio.
Potatura: non necessaria – eliminare foglie e fiori
appassiti.
Malattie, parassiti e cure: La Lewisia teme il marciume
radicale causato dal ristagno idrico e l’attacco delle lumache che si nutrono
delle sue tenere foglie.
Curiosità: Il nome Lewisia deriva da quello del Capitano
Lewis, che scoprì le piante che crescevano sulle Montagne Rocciose nelle zone della
California e Oregon.
Altre specie :
- Lewisia brachycalyx, con foglie color glauco e fiori
bianchi, a volte sfumati di rosa.
-Lewisia columbiana, con foglie sempreverdi e fiori bianchi
venati di rosso, talvolta color magenta.
-Meno conosciute ma appartenenti anch´esse a questo genere
Lewisia nevadensis e Lewisia tweedyi.
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