evitiamo sempre la terra calcarea perché riduce la
disponibilità di Sali minerali, soprattutto di ferro, e la pianta deperisce
velocemente, la crescita è stentata e le foglie ingialliscono; Per lo stesso motivo è meglio evitare di bagnare
la pianta con acqua calcarea. Possiamo usare quella del rubinetto solo se la
lasciamo riposare per qualche ora, anche tutta la notte nell’annaffiatoio in
modo che il calcare si depositi sul fondo. Il calcare contenuto nell’acqua
abbassa l’acidità del terreno e lo trasforma lentamente in un terreno calcareo provocando la clorosi che si manifesta con la
decolorazione e l’ingiallimento delle foglie , questa è la principale causa di morte di piante
acidofile coltivate in vaso o in giardino…
occorre seguire un regolare piano di concimazione che varia
a seconda della specie di pianta acidofila coltivata ( azalea, ortensia, erica,
camelia, rododendri …) per mantenere il terreno acido utilizziamo
sempre del fertilizzante per piante acidofile seguendo le istruzioni e i
consigli di un buon vivaista ( sempre senza eccedere, troppo fertilizzante
rovina le radici della pianta).
Possiamo aggiungere al piede delle piante un substrato di
terreno per piante acidofile ( per mantenere il giusto PH del terreno), un
altro consiglio è raccogliere l’acqua piovana priva di calcare…
Per proteggere le piante acidofile particolarmente delicate
dal gelo dell’inverno il materiale più adatto per la pacciamatura sono la
corteccia e gli aghi di pino perché acidificano il terreno …per il rinvaso utilizzare terreno per piante acidofile...
alcuni esempi di piante acidofile:
-azalea
-ortensia
-erica
-camelia
-rododendri
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