sabato 26 dicembre 2015

STEPHANOTIS - GELSOMINO DEL MADAGASCAR


  
LUOGO D’ORIGINE: Il genere Stephanotis, della famiglia delle Apocynaceae, comprende piante rampicanti originarie del sud est asiatico e del Madagascar; sono anche conosciute e vendute con il nome di gelsomino del Madagascar.

 

UTILIZZAZIONE: viene spesso utilizzata per adornare graticci o muri. Pur essendo una pianta rampicante è sprovvista di viticci o di altri organi atti ad ancorarsi alle superfici per cui è necessario legarla per poter avere il portamento rampicante.

CARATTERISTICHE GENERALI: Le foglie sono di un bel colore verde intenso. I fiori si formano a grappoli all'ascella delle foglie e sono di colore bianco, cerosi, tubolari e molto profumati. Normalmente fiorisce a partire dalla primavera e per tutta l'estate. Il frutto impiega almeno un anno prima di giungere a maturazione ma non è commestibile e contiene al suo interno diversi semi piumati che vengono dispersi ad opera del vento.

PRINCIPALI SPECIE
Il genere comprende circa 15 specie ma la più diffusa e commercializzata è la STEPHANOTIS FLORIBUNDA:
La Stephanotis floribunda, originaria del Madagascar, è caratterizzata da foglie di un bel colore verde intenso lunghe fino a 10 cm, cerose, ovali, coriacee, provviste di una evidente nervatura centrale di colore verde chiaro e crescono appaiate lungo gli steli. Produce dalla primavera e per tutta l'estate fiori di colore bianco, profumati a forma tubolare riuniti in grappoli alle ascelle delle foglie.

AMBIENTE ED ESPOSIZIONE: Amano la luce ma non il sole diretto. essendo piante di origine tropicale hanno necessità di ambienti caldi ed umidi. Nel periodo primaverile-estivo le temperature è preferibili che rimangano costanti intorno ai 21°C anche se tollerano temperature superiori. Nel periodo autunno-invernale è opportuno che non scendano sotto i 13°C anche se, per brevi periodi, possono sopportare temperature inferiori. Può essere allevata all'aperto, nelle regioni a clima temperato, offrendo delle deliziose decorazioni per graticci o muri. Amano gli ambienti ventilati per cui se allevata in appartamento, assicurate un buon ricambio dell'aria.

ACQUA: mantenere il terreno leggermente umido evitando i ristagni d’acqua che provocano marciumi (per regolarsi al meglio con le annaffiature toccare il terreno e seguire l’andamenti climatico). Ama gli ambiente umidi per cui occorre, durante la stagione più calda, nebulizzare regolarmente le foglie con acqua non calcarea facendo attenzione a non bagnare i fiori che potrebbero macchiarsi. E' una pianta che non ama il calcare il cui eccesso può provocare la caduta dei fiori. Pertanto se l'acqua della condotta è calcarea si raccomanda di utilizzare acqua piovana o demineralizzata.

RINVASO: quando il vaso risulta essere troppo piccolo, rinvasare, utilizzando un terreno per piante da fiore oppure un terreno universale ed un vaso leggermente più grande del precedente. Al momento del rinvaso sistemate nel terreno dei tutori sui quali ancorare gli steli della pianta.

CONCIMAZIONE: Le concimazioni si effettuano durante il periodo primaverile-estivo aggiungendo all'acqua di irrigazione un concime liquido ogni due settimane, seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista.  Durante gli altri periodi le concimazioni vanno sospese.

FIORITURA: E' una pianta che fiorisce a partire dalla primavera e per tutta l'estate.

 
POTATURA: All'inizio della primavera si pota la pianta per eliminare gli steli che si sono allungati eccessivamente ma avendo cura di non tagliarli troppo drasticamente vale a dire non fino alla base. Come si effettua il taglio si avrà la fuoriuscita di latice che può essere arrestata tamponando con acqua fredda. Abbiate l'accortezza di pulire e disinfettare, possibilmente alla fiamma, gli attrezzi che utilizzate, per evitare di infettare i tessuti.

La Stephanotis si moltiplica per talea.

MOLTIPLICAZIONE PER TALEA:
In primavera e fino all'inizio dell'estate si prelevano delle talee lunghe 8-10 cm dalle estremità degli steli.

Le talee si tagliano subito sotto il nodo, con un taglio obliquo al fine di avere una maggiore superficie per la radicazione ed evitare l'accumulo di acqua sulla superficie. Si eliminano le foglie situate più in basso.
Usate un coltello affilato per non sfilacciare i tessuti e che sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.    
Per arrestare la fuoriuscita del latice, le parti tagliate vanno immerse in acqua fredda.
Dopo di che cospargete la parte tagliata con una polvere rizogena per favorire la radicazione e sistemate le talee così preparate in un terriccio formato per tre parti di terreno fertile ed una di sabbia grossolana.


Fate dei buchi con una matita e sistemate le talee ad una profondità di 1,5-2 cm. Abbiate cura successivamente di compattare delicatamente il terriccio attorno alla talea.         



  
Il vaso si colloca in una zona ombreggiata e ad una temperatura costante di 21°C. Il terreno va mantenuto costantemente umido annaffiando senza bagnare la talea in radicazione con acqua a temperatura ambiente.
Una volta che iniziano a comparire i primi germogli dopo circa 2-2,5 mesi, vuol dire che le talee hanno radicato. A questo punto si trapiantano in piccoli vasetti da circa 8 cm di diametro utilizzando un terreno così come indicato per le piante adulte e si trattano come tali. Ricordatevi di sistemare un tutore nel terreno, al momento del rinvaso al quale, mano mano che pianta cresce, ancorare gli steli.  
        
ACCORTEZZE:
 se la pianta è stata soggetta a sbalzi di temperatura o eccesso/carenza d'acqua o avete usato acqua calcarea, Le foglie ingialliscono ed i fiori cadono. Spostare la pianta in un ambiente più idoneo e regolare al meglio il numero delle annaffiature.
Se colpita da Cocciniglia o ragnetto rosso, per risolvere il problema, utilizzare prodotti specifici seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista. 

CURIOSITA’: I fiori della Stephanotis sono molto usati nei bouchet delle spose. In nome del genere deriva dal greco stephanos «corona» e otos «orecchio» forse a causa delle particolari appendici che si trovano nella corona staminale o forse più semplicemente perché nel suo paese d’origine, la pianta è spesso usata per fare delle corone di fiori. Floribunda deriva invece dal latino floribundus «ricco di fiori».



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