I paphiopedilum sono orchidee originarie del sottobosco
delle zone montane dell’Asia tropicale dove crescono in grandi gruppi sui
cumuli di foglie morte o nel terriccio che si deposita nelle fessure tra le
rocce.
Sono piante terrestri e quindi non hanno i cosidetti
pseudobulbi che sono organi sotterranei speciali delle orchidee che vivono
sugli alberi e che servono per accumulare acqua ed elementi nutritivi. Hanno
invece radici carnose collegate alle foglie da un piccolo fusto sotterraneo che
è il rizoma. Le foglie, riunite in ciuffi, sono verdi, striate di rosso-bruno o
macchiate di bianco; dal centro spunta un fiore o più raramente due. I
paphiopedilum che troviamo nei vivai oppure supermercati, sono più resistenti e
con fiori più grandi delle specie tipiche e sono il risultato di diversi
incroci fatti dai floricoltori. Di solito li troviamo coltivati in vasi stretti
e profondi, perché le radici sono poche ma lunghe.
Tipo di terreno: per avere una pianta rigogliosa e una bella
fioritura il terreno più adatto è quello specifico per orchidee in vendita in
tutti i vivai.
Acqua: tra un’annaffiatura e l’altra non lasciare mai
asciugare completamente il terreno. Queste orchidee non hanno organi atti a
trattenere l’acqua e devono quindi avere sempre a disposizione l’acqua di cui
necessitano per svilupparsi. Quando annaffiamo stiamo attenti che l’acqua non
si depositi all’ascella delle foglie, perché si possono formare muffe e
marciumi. Un sistema sicuro è quello di immergere i vasi fino all’altezza del
bordo nel lavello o in una bacinella con acqua a temperatura ambiente .
Ambiente ed esposizione: per favorire la fioritura del
paphiopedilum dobbiamo assicurare la giusta umidità, una buona ventilazione e
un po’ d’ombra. Dobbiamo anche prevedere e rispettare un periodo di riposo di
circa due o tre mesi con temperature notturne di circa 12 °C ( una soluzione
pratica è rappresentata dal bagno, un ambiente normalmente umido e con scarsa
luce, ideale perciò per piante così piccole e desiderose di ombra ed elevata
umidità ambientale).
Concime: concimiamo ogni 30 giorni con un fertilizzante
specifico per orchidee.
Periodo di fioritura: la fioritura di queste orchidee dura
in genere molto a lungo. Anche i fiori recisi si mantengono belli per più di
trenta giorni con l’acqua rinnovata.
Moltiplicazione: per divisione dopo la fioritura (possiamo
moltiplicare molto facilmente questa pianta dividendone i germogli. Ogni
germoglio è infatti collegato a un pezzetto del rizoma e può trasformarsi in
una nuova pianta. Sono necessari quasi due anni perché il nuovo germoglio inizi
a fiorire).
Rinvaso: al momento dell’acquisto non è detto che una pianta
d’orchidea sia invasata nel modo giusto; è bene quindi procedere al rinvaso
(utilizzando un terreno specifico per orchidee). La stessa procedura va
seguita, ovviamente, nel caso di crescita di nuovi getti che rendono il contenitore
insufficiente, ricordandosi sempre che le orchidee non necessitano di vasi
grandi, contrariamente a quanto può essere portato a pensare un principiante.
Tipo di vaso: specifico per orchidee.