martedì 13 ottobre 2015

MAMMILLARIA

LUOGO D’ORIGINE: Il genere Mammillaria appartiene alla famiglia delle Cactaceae e comprende numerose specie originarie dell'America e del Messico. In particolare questo genere è originario delle zone desertiche tanto che fa parte di quel vasto gruppo di piante chiamate piante del deserto, adattate quindi a vivere in condizioni proibitive( sole molto caldo di giorno e notti spesso fredde). Ciò è possibile grazie alla struttura dei loro fusti che sono in grado di immagazzinare l'acqua che non viene dispersa grazie alle loro foglie trasformate in spine.
 La particolarità delle Cactaceae come la mammillaria è che sono piante totalmente sprovviste di rami ed i fiori crescono da un "cuscino" di peli (areola) direttamente dal fusto. Dall'areola si sviluppano le spine, più o meno robuste o setose, che altro non sono che le foglie. Questa trasformazione è un adattamento della natura alle condizioni nelle quali vivono nei loro ambienti naturali che consente di ridurre la traspirazione al minimo e quindi la perdita dell'acqua immagazzinata con tanta difficoltà.
Il termine più corretto per definirla è pianta succulenta in quanto nei suoi tessuti accumula linfa quindi succo.

AMBIENTE ED ESPOSIZIONE: Le Mammillaria sono piante che richiedono molta luce, in tutte le stagioni dell'anno, con l'esposizione al sole diretto per almeno alcune ore al giorno. L'ottimale è un'esposizione a sud e da evitare invece un'esposizione a nord. Le temperature estive ottimali di coltivazione sono tra i 15 - 24°C mentre quelle autunnali ed invernali si devono aggirare tra i 10-13 °C ma attenzione a non scendere sotto i 10°C. Se le temperature scendono intorno a questi valori, assicuratevi di lasciare la pianta asciutta. Sono piante che amano l'aria per cui date loro aria fresca soprattutto d'estate sistemandole vicino ad una finestra aperta.

ACQUA: Le annaffiature della Mammillaria devono essere effettuate quando la superficie del terriccio è secca (evitare i ristagni idrici che provocano marciumi). ovviamente il numero delle annaffiature può variare a seconda delle temperature dell’ambiente in cui si trova (saranno più frequenti in estate perché è più caldo e quindi il terreno asciuga più velocemente  e minori in inverno). 

RINVASO: In genere tutte le Cactacee hanno un apparato radicale che si espande molto, soprattutto in superficie, per il fatto che le radici, nel loro ambiente naturale, vanno a ricercare nel terreno circostante la poca umidità ed il poco nutrimento che riescono a trovare. Pensiamo che in natura un Cactus del deserto di appena 15 cm può avere delle radici che si espandono per un metro quadrato! Un segnale che vi da la pianta per dirvi che il vaso che le ospita è troppo piccolo, malgrado le annaffiature, le concimazioni e l'esposizione siano perfette, è un rallentamento della crescita. Se sollevate la pianta dal vaso vedrete che le radici sono un tutt'uno con il terreno e qualcuna spunta anche dal foro di drenaggio. Per cui è buona norma ogni anno, in primavera, controllare per vedere se le radici sono costrette e troppo ammassate.

Il rinvaso è anche un ottimo momento per controllare lo stato delle radici: se notate delle radici annerite o grigiastre (le radici devono essere bianco-panna) vanno eliminate. Prendete allora delle forbici lavate e sterilizzate (possibilmente alla fiamma) e procedete al taglio. Dopo di che cospargete nelle ferite del taglio della polvere fungicida ad ampio spettro e quindi rinvasate. In questo caso però aspettate almeno una settimana prima di annaffiare per consentire alle ferite di cicatrizzarsi.

TIPO DI TERRENO E VASO: per il rinvaso utilizzare un terreno specifico per piante grasse. Inoltre i vasi devono essere più larghi che profondi in quanto l'apparato radicale tende a svilupparsi in larghezza più che in profondità.

COME PROCEDERE AL RINVASO:
 Per effettuare un buon rinvaso di queste piante spinose procedete in questo modo: annaffiate per bene il terriccio e lasciate sgrondare l'acqua per qualche ora: questa operazione rende più facile l'estrazione della pianta dal vaso. Quindi indossate un bel paio di guanti o prendete dei foglie di giornale che userete come un  guanto.
Rovesciate il vaso picchiettando sul fondo e tirate delicatamente la pianta. Se la pianta fa resistenza, infilate una matita nel foro di drenaggio e spingete.
Poco prima avrete già preparato il nuovo vaso, più grande, nel quale avrete sistemato nel fondo dei pezzi di coccio nel foro di drenaggio ed un po' del terriccio pronto ad essere utilizzato. Sistemate quindi il nuovo terriccio tutto intorno avendo molta cura che la composta e quindi l'altezza alla quale sistemate la pianta, sia uguale alla precedente. Non interratela né di più, né di meno.
La prima annaffiatura dopo il rinvaso fatela per immersione del vaso. Ricordatevi che se avete potato le radici occorre aspettare almeno una settimana prima annaffiare per dare il tempo alle ferite di cicatrizzarsi.

CONCIMAZIONE: Dalla primavera e per tutta l'estate concimare ogni 3-4 settimane con un concime liquido da diluire nell'acqua di irrigazione (utilizzare un concime per piante grasse seguendo le istruzioni e i consigli di un buon vivaista). A partire dall'autunno e per tutto l'inverno, sospendere le concimazioni perchè la Mammillaria va in riposo vegetativo per cui non si devono dare concimi che si accumulerebbero nel terreno creando un ambiente dannoso per le radici della pianta.

PERIODO DI FIORITURA: Se assicurerete alla Mammillaria la giusta quantità di luce solare, acqua e concime, avrete delle bellissime fioriture. La pianta di solito inizia a fiorire dall'inizio dell'estate e prosegue per tutta l'estate. La fioritura è particolare in quanto i fiori si dispongono in modo da formare una corona sulla sommità della pianta.

 

MOLTIPLICAZIONE: per seme o per divisione dei germogli.

MOLTIPLICAZIONE PER DIVISIONE DEI GERMOGLI BASALI: I germogli basali sono le piccole piantine che crescono alla base della pianta madre. Per asportarli utilizzate un coltello bel affilato e disinfettato (possibilmente alla fiamma). Spesso questi germogli sono provvisto di radici per cui in questo caso, appena vengono prelevati dalla pianta madre vanno subito rinvasati senza annaffiare per circa 2-3 settimane per evitare l'insorgenza di marciumi. Nel caso il germoglio che prelevate sia sprovvisto di radici allora prima di rinvasare si lasciano asciugare le superfici tagliate per circa 7 gg. per dare il tempo alle ferite di cicatrizzarsi.  Dopo il rinvaso la pianta va trattata come una pianta adulta.

PARASSITI E MALATTIE:
la pianta non fiorisce ed assume forme “strane” per lo più si allunga ed assume una colorazione verde chiaro. Questo è il classico sintomo di poca luce. sistemate la pianta in posizione più illuminata.
Le parti verdi della pianta si decolorano ed appaiono come "svuotate". Questo sintomo è in genere dovuto a troppo poche annaffiature. Se stiamo diversi mesi senza annaffiare la pianta, specialmente d'estate, la pianta esaurisce tutta l'acqua contenuta nei tessuti e quindi appare come svuotata. non sempre se si arriva a questo stadio è possibile recuperare la pianta, in ogni caso, val la pena fare un tentativo ridando un po' più di attenzione alla nostra pianta con giuste irrigazioni.
Le parti verdi appaiono imbrunite. Se la pianta inizia a presenta questo sintomo, come se la pianta si fosse ustionata e si notano piccoli spacchi, vuol dire che le temperature sono troppo basse. sistemare la pianta in un luogo più idoneo.
Marciume sulla pianta. La pianta raggrinzisce e diventa molle. Questo sintomo nelle cactacee è indice di troppe annaffiature. purtroppo quando si arriva a questo stadio non sempre è possibile recuperare la pianta. In ogni caso, togliete la pianta con tutto il pane di terra dal vaso e lasciatelo all'aria in modo che il terreno si asciughi rapidamente. Controllate le radici ed eliminate quelle eventualmente marce tagliandole per almeno 1 cm sopra la zona marcia con una forbice affilata e disinfettata (possibilmente alla fiamma). Cospargete la superficie delle radici tagliate con una polvere fungicida ad ampio spettro e quindi rinvasate. Aspettate almeno due settimana prima di annaffiare nuovamente e soprattutto adottate maggiore cautela nella quantità d'acqua che somministrate.
La pianta si deteriora rapidamente senza apparente ragione. Se si osserva questo sintomo, la causa potrebbe essere la cocciniglia: cocciniglia cotonosa o cocciniglia bruna .Si tratta di insetti molto dannosi che si nutrono della linfa della pianta causando appunto il suo deperimento e, nei casi più gravi, la morte. Spesso non sono facili da individuare in quanto si annidano tra le radici. Pertanto, quando si osserva che la pianta deperisce, va subito tolta dal vaso e vanno controllate le radici che se non sono marce, sicuramente hanno in corso un'infestazione da cocciniglia. togliere la pianta dal vaso e eliminare tutta la terra. Lavare con delicatezza le radici sotto un getto di acqua tiepida eliminando ogni minima traccia di terra o quant'altro. Potare energicamente le radici infettate e quindi lasciarle asciugare. Dopo di che rinvasare con della terra nuova dopo aver anche pulito e lavato per bene anche il vaso.

PRINCIPALI SPECIE
Il genere Mammillaria comprende circa 170 specie tra le quali ricordiamo:
 
 mammillaria blossfeldiana











 mammillaria geminispina









 

 mammillaria longiflora










 mammillaria mystax























 mammillaria bocasana











mammillaria zeilmanniana

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