lunedì 29 settembre 2014

CAVOLO ORNAMENTALE



Il cavolo ornamentale  ( non commestibile) viene esclusivamente  coltivato a scopo ornamentale per la bellezza delle foglie che sono arricciate e coloratissime in sfumature dal verde al violetto, dal bianco al rosa, in cespi che resistono bene ai freddi e sono ideali per le composizioni miste - Si tratta di una specie da esterno: in casa il caldo e l’aria secca ne provocano il rapido deperimento.

  Ottimo l’accostamento con tutte le specie tardo autunnali per cassette colorate e resistenti al freddo. 







nome scientifico: brassica oleracea - v.acephala

Luce: esposizione in pieno sole o da pieno sole a mezz’ombra

Acqua:  tra un’annaffiatura e l’altra lasciare asciugare il terreno ( evitando i ristagni d’acqua che provocano marciumi) mentre in estate con l’aumento delle temperature aumentare il numero di volte che annaffiamo la pianta ( almeno ogni 2 o 3 giorni a settimana) - prima di annaffiare toccare il terreno per regolarsi con le annaffiature.

Concimazione: in estate utilizzando un fertilizzante  liquido diluito nell’acqua seguendo le istruzioni.

Malattie: coltivato in giardino può essere attaccato da afidi, bruchi e lumache che si nutrono delle foglie danneggiandole ( per risolvere il problema utilizzare prodotti specifici che potrete trovare da un buon vivaista o in un qualsiasi negozio di fiori) .

domenica 28 settembre 2014

PEPERONCINO ORNAMENTALE - CAPSICUM ANNUUM



Il peperoncino ornamentale ( capsicum annuum )  produce fiori  bianchi o verdastri verso fine primavera mentre i frutti  ( non commestibili)  maturano in autunno e sono vivacemente colorati 



  viene spesso utilizzato per creare delle composizioni floreali autunnali  molto belle abbinandolo ad altre piante .


Luce: ha bisogno di molta luce e qualche ora quotidiana di sole diretto

Acqua: tra un’annaffiatura e l’altra mantenere il terreno umido ( evitando i ristagni d’acqua che provocano marciumi) – bagnare almeno 2 volte per settimana.

Umidità: spruzzare acqua sulla pianta almeno 1 volta per settimana – si tengono così pulite le foglie e si aiuta la fruttificazione.

Rinvasatura: a metà estate nel periodo vegetativo
quando la pianta è troppo grande per il vecchio vaso utilizzando un terreno universale o più specifico per piante da fiore .

Concimazione: concimare 1 volta alla settimana nel periodo vegetativo e terminare di concimare quando compaiono i frutti. 

Potatura: non necessaria – eliminare  foglie , fiori , frutti e rami appassiti per favorire lo sviluppo di fusti con nuove foglie.

Curiosità: i fusti e  i frutti vengono utilizzati spesso  per creare composizioni Natalizie.


Accortezze: se notate che molte foglie cadono significa che è stata bagnata troppo viceversa se le foglie diventano secche ed ingialliscono bagnare più spesso – se la crescita è molto lenta , le foglie appaiono scolorite e la pianta non produce fiori e frutti rinvasare e dare del fertilizzante.
Ambiente ed esposizione: non tollera correnti d’aria fredda ed ambienti molto caldi .  

CHAMAEDOREA ELEGANS



La chamaedorea elegans è una palma nana a lenta crescita , adatta per stanze di ogni dimensione cui ben si addice il nome inglese di parlour palm ( palma da salotto) – è originaria del Messico ed è stata introdotta in Europe nel 1873.



  Misure: ogni anno produce 2 o 3 fronde che possono raggiungere al massimo  i 30 o 60 cm di lunghezza a seconda dell’età della pianta.

 Luce: predilige luoghi luminosi ( non sole diretto) ma si adatta anche a vivere all’ombra ( in questo caso però la sua crescita è più lenta).

Acqua: tra un’annaffiatura e l’altra mantenere il terreno umido ( evitando i ristagni d’acqua che provocano marciumi) – in estate bagnare almeno 2 volte per settimana mentre in inverno 1 volta. 

Umidità: per mantenere una buona umidità spruzzare acqua sulle foglie almeno una volta per settimana .

Rinvasatura: in primavera quando le radici escono dal vaso utilizzando un terreno universale o per piante verdi d’appartamento . 

Concimazione: in estate concimare la pianta ogni 15 giorni con un fertilizzante seguendo attentamente le istruzioni.

Potatura: eliminare le fronde morte o rovinate.
 Taglio delle fronde: eliminare le foglie  morte  tagliando molto vicino al fusto se invece è solo l’apice delle fronde che è scuro e secco tagliarlo appena sopra la parte sana e viva.

Accortezze: se gli  apici fogliari o l’intera foglia  diventano  secchi  significa che nell’ambiente in cui si trova è molto caldo e l’aria è troppo secca ( spruzzare le foglie con acqua,  tenere il vaso su ghiaia umida  per mantenere una buona umidità e non metterla in pieno sole )  – se le foglie vicino alla terra marciscono e cadono significa che la pianta è in un ambiente troppo freddo e  umido oppure   è stata bagnata troppo – spostarla al caldo e lasciar asciugare il terreno - ricordarsi sempre di toccare il terreno prima di bagnare  una qualsiasi pianta per regolarsi con le annaffiature .

sabato 27 settembre 2014

KENTIA - CHENZIA



Le kentie,  comunementa chiamate chenzie ,  sono eleganti palme d’appartamento. Ci sono diverse specie , la più comune è la kentia forsteriana .
Misure: hanno uno sviluppo lento ( emette 1 o 2 foglie all’anno) e un esemplare adulto può raggiungere i 3 o 4 metri d’altezza.



Luce: predilige luoghi luminosi ma si adatta anche a posizioni in ombra.

Acqua: tra un’annaffiatura e l’altra lasciare asciugare leggermente il terreno   ( in estate bagnare una o due volte la settimana mentre in inverno ogni 15 giorni) – evitare i ristagni d’acqua che provocano marciumi.

Ambiente ed umidità: non tollera le correnti d’aria e per mantenere una buona umidità spruzzare acqua sulle foglie almeno 2 volte la settimana d’estate mentre in inverno è sufficiente 1 volta alla settimana. 

Concimazione: in estate concimare la pianta con del fertilizzante  liquido diluito nell’acqua ogni 15 giorni-  seguendo attentamente le istruzioni

Potatura: togliere regolarmente le foglie morte o rovinate per migliorare lo sviluppo di quelle giovani.
Taglio delle fronde: eliminare le fronde morte tagliando molto vicino al fusto se invece è solo l’apice delle fronde che è scuro e secco tagliarlo appena sopra la parte sana e viva.

Rinvasatura: in primavera – quando le radici escono dal fondo del vaso e la pianta non produce nuovi germogli.

Accortezze: se gli  apici fogliari o l’intera foglia  diventano secchi  significa che nell’ambiente in cui si trova è molto caldo e l’aria è troppo secca ( spruzzare spesso e  tenere il vaso su ghiaia umida  per mantenere una buona umidità – annaffiare e spostare la pianta in un luogo più fresco e riparato da correnti d’aria) – se notate che la pianta annerisce e marcisce alla basa significa che è stata bagnata troppo e  di solito muore , tentare di lasciare asciugare il terreno e ricordarsi sempre di toccare il terreno prima di annaffiare una qualsiasi pianta per regolarsi con le annaffiature – se in primavera non nascono nuovi germogli rinvasare e dare fertilizzante.

VIOLETTA AFRICANA O SAINTPAULIA



La violetta africana ha foglie di colore verde-scuro , cuoriformi ,  carnose e vellutate mentre i fiori sono di diversi colori e possono avere corolla semplice o doppia ( alcune varietà hanno petali graziosamente arricciati) .


 il nome comune ( violetta africana) non ha nessuna affinità con le nostre violette. Il nome scientifico saintpaulia ionantha deriva dal barone Walter Von Saint Paul St. Claire che la scoprì nel diciannovesimo secolo in Sudafrica.



Periodo di fioritura: molte varietà fioriscono lungo tutto l’anno soprattutto d’estate.

Luce: predilige i luoghi luminosi ( non sole diretto) .

Acqua / umidità : tra un’annaffiatura  e l’altra mantenere il terreno umido ( annaffiare la pianta  almeno 2 volte la settimana evitando di bagnare foglie e fiori che potrebbero marcire) – la violetta africana esige molta umidità (tenere il vaso su un sottovaso con ghiaia umida o biglie d’argilla espansa con un velo d’acqua ed evitare ristagni d’acqua che provocano marciumi).

Concimazione: d’estate utilizzando un fertilizzante liquido diluito nell’acqua 1 volta ogni 3 -4 settimane seguendo attentamente le istruzioni.

Potatura: non necessaria – eliminare regolarmente fiori e foglie appassite o macchiate.

Rinvasatura: in primavera se il fogliame è troppo fitto e le nuove foglie sono piccole e pallide utilizzando un terreno universale o più specifico per piante fiorite d’apppartamento.

Pulizia: pulire le foglie da eventuali residui di terriccio o polvere con un pennello morbido 

Accortezze: quando fiori e foglie marciscono significa che la pianta è stata bagnata troppo ( diminuire le annaffiature) – se le foglie diventano chiare e pallide  manca fertilizzante oppure la pianta è stata esposta troppo al sole – se dopo un’ abbondante fioritura  la pianta produce  pochissimi fiori ( piccoli ed esili) , togliere tutti i fiori e i boccioli poi concimare.

Moltiplicazione: per talea di foglia e gambo – a fine primavera tagliare delle foglie con il gambo , immergere il gambo in ormone in polvere per radici -  preparare un vaso con del terreno- fare dei  piccoli fori e infilare  il gambo della foglia, bagnare e coprire con politene – scoprire 5 minuti al giorno – mantenere il terreno umido fino a quando alla base delle foglie spunteranno nuove piante – rinvasare le nuove piante bagnare e lasciare all’ombra per 2 giorni.