sabato 31 gennaio 2015

LITHOPS




Le Lithops sono delle piante grasse originarie delle zone desertiche dell'Africa meridionale, assomigliano a dei sassi, questo  fenomeno di mimetismo evita che in natura vengano mangiate dagli animali (essendo delle fonti di acqua). la pianta è formata da due sole foglie che si originano da un fusto sotterraneo, sono rotondeggianti, molto carnose e crescono in modo da formare un'unica pianta che risulta suddivisa nella parte centrale, al centro di questa incisione si forma un solo fiore di solito di colore bianco o giallo a seconda della specie 



il fiore dura circa una settimana anche le nuove foglie nascono dal centro della fessura mentre le vecchie rinsecchiscono. sono piante di piccole dimensioni (pochi centimetri) e di forma rotondeggiante per ridurre al minimo le perdite d'acqua e proteggersi dalle radiazioni solari e con un profondo apparato radicale (in proporzione alle dimensioni della pianta). Queste caratteristiche rendono le Lithops delle piante particolarmente adatte a vivere in appartamenti caldi, molto illuminati e non richiedono molte attenzioni.

Per quanto riguarda l’annaffiatura, bisogna tener conto del periodo:
- Da Dicembre a Marzo, le Lithops sono nel periodo di riposo vanno solo nebulizzate circa una volta al mese.
- Da Aprile ad Agosto, vanno bagnate una volta al mese, è questo il periodo dell’inizio della vegetazione.
- Da Settembre a Novembre, momento della crescita e della fioritura di queste piante, vanno bagnate ogni quindici giorni.
Evitare i ristagni d’acqua perché provocano marciumi.

La fioritura delle lithops avviene da fine settembre a novembre. Dopo la fioritura le foglie laterali seccano mentre dal centro compare la nuova pianta che si nutre delle sostanze presenti nelle foglie vecchie.

Tipo di terreno: Utilizzare del terriccio per piante grasse.





venerdì 30 gennaio 2015

LAVANDA




 
La lavanda è una pianta erbacea caratterizzata da foglie lunghe e strette di color verde-grigio e fiori di piccole dimensioni disposti in spighe, Esistono moltissime varietà di lavanda, circa una quarantina, che differiscono tra loro per caratteristiche estetiche, per dimensioni, intensità del profumo e colorazione, ma mantengono la loro resistenza e la loro capacità di fiorire e svilupparsi anche in situazioni di clima arido.

Utilizzazione: essendo molto ornamentale questa pianta viene  generalmente utilizzata per creare siepi e bordure ma può essere coltivata anche in vaso. 

Epoca di fioritura: L'epoca di fioritura della lavanda è variabile da specie a specie e va dalla primavera all'estate – i fiori sono apprezzati non solo per la bellezza ma anche perché emanano un dolce profumo (I fiori della Lavanda fatti seccare  mantengono a lungo il loro profumo tanto che vengono normalmente conservati in sacchetti di mussola o tela per profumare la biancheria).

Dimensioni e sviluppo:  l’altezza varia a seconda della specie  ( generalmente arriva ad un’ altezza di mezzo metro )  tende a svilupparsi molto in larghezza, infatti la sua ramificazione la rende una pianta molto folta partendo già dal livello del terreno.

Ambiente ed esposizione: esposizione in pieno sole o da pieno sole a mezz’ombra.

Potatura: La lavanda, quando termina la fioritura deve essere potata per eliminare tutti gli steli fioriferi e per cimare le piante. Le piante un po' debilitate e poco compatte possono essere sottoposte ad una potatura più drastica, in modo da lasciare solo pochi cm di stelo. In questo modo la pianta di lavanda crescerà più rigogliosa e rinvigorita stimolando lo sviluppo di nuovi germogli.
Concimazione: all’inizio della  primavera, concimare utilizzando un fertilizzante per piante fiorite (seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista ).

Acqua: la lavanda non ama terreni molto umidi… tra un’annaffiatura e l’altra lasciare asciugare il terreno ed evitare i ristagni d’acqua che provocano marciumi. 

Esistono numerose specie di Lavanda  tra le quali ricordiamo:

LAVANDULA STOECHAS
La Lavandula stoechas  è caratterizzata da  fiori che si formano lungo le spighe fiorali con alla sommità un ciuffo di brattee viola che persistono anche dopo la caduta dei fiori. I fiori sono molto profumati e si formano a partire dalla primavera e per tutta l'estate. Le foglie sono molto strette e lineari e ricoperte da una fitta peluria.


AVANDULA ANGUSTIFOLIA
La Lavandula angustifolia è una pianta originaria dei paesi del  Mediterraneo ed è una pianta particolarmente adatta a formare siepi basse o bordure di viali. Ha le foglie di un verde più intenso rispetto alle altre specie. I  fiori sono portati da spighe lunghe fino a 6 cm di colore azzurro, molto profumati che si schiudono d'estate. Di questa specie esistono in commercio numerosissime varietà con i fiori variamente colorati dal rosso, al bianco, al blu.


LAVANDULA SPICA o LAVANDULA OFFICINALIS
originaria dei Paesi del Mediterraneo La lavandula officinalis o spica è una pianta a portamento eretto che arriva anche ad un metro di altezza. I rami sono provvisti di foglie lineari di colore grigio-verde. I fiori si formano d'estate portati da delle infiorescenze terminali lunghe fino a 10 cm, di colore azzurro-grigiastro e molto profumati.
LAVANDULA LATIFOLIA
La Lavandula latifolia è caratterizzata da foglie verdi ricoperte da una fitta peluria e fiori di colore azzurro pallido.

CURIOSITA’:
- Esistono numerosi ibridi, chiamati "Lavandini", maggiormente coltivati rispetto alle specie pure in quanto hanno degli alti rendimenti in oli essenziali perchè di maggiore sviluppo vegetativo e con steli ed infiorescenze molto più grandi. Tra questi ricordiamo LA Lavandula hybrida, ibrido naturale e sterile di Lavanda officinalis x Lavandula spica molto utilizzato per la produzione di oli essenziali.
-nel linguaggio dei fiori significa: “il tuo ricordo mi dona serenità e felicità”.
- il termine lavanda deriva dal latino lavare e si riferisce alle abitudini di greci e romani di profumare l’acqua delle abitazioni e delle terme con gli oli essenziali estratti da questi fiori profumati.

MOLTIPLICAZIONE DELLA LAVANDA

MOLTIPLICAZIONE: La Lavanda si propaga per talea.
Terminata  la fioritura della lavanda, alla fine dell'estate, si possono prelevare dai rami delle talee lunghe circa 10-15 cm con una parte legnosa .
Dopo aver eliminato le foglie poste più in basso, si immerge la parte tagliata in una polvere rizogena per favorire la radicazione.
Mettere le talee in un vaso precedentemente preparato con del terriccio universale.
La cassetta o il vaso si ricoprono con un foglio di plastica trasparente (o un sacchetto messo a cappuccio) avendo cura di tenere il terriccio sempre leggermente umido (annaffiare sempre senza bagnare la piantina in radicazione con acqua a temperatura ambiente). Ogni giorno togliete la plastica, controllate l'umidità del terreno ed eliminate dalla plastica la condensa.
Una volta che iniziano a comparire i primi germogli , vuol dire che la talea ha radicato. A quel punto si toglie la plastica e si trasferiscono, in piccoli vasi di terracotta (se le avete fatte radicare in cassette), che si collocano in un luogo al riparo dal freddo e dalle correnti d'aria e in buona luce.
Le nuove piantine di lavanda si pianteranno nella primavera successiva.








domenica 25 gennaio 2015

PEONIA



Esistono 2 gruppi di peonie:

PEONIE ARBUSTIVE

 
 le PEONIE ARBUSTIVE , chiamate anche arboree o legnose,  producono dei veri e propri rami legnosi, sui quali in primavera spuntano i getti portanti foglie e fiori. Le peonie arbustive pertanto tendono a crescere in altezza e larghezza come tutti i cespugli, raggiungendo in alcuni casi dimensioni ragguardevoli di 2 metri di altezza e di diametro.
Utilizzazione:  Le arboreee  (varietà di Paeonia suffruticosa e ibridi di Paeonia lutea)  sono migliori come piante isolate, oppure per creare siepi .
Luogo d’origine: originarie della Cina   le specie selvatiche di peonie arbustive  crescono in montagna, al limite dei ghiacciai, ciò conferisce alle varietà attuali che ne derivano una grande resistenza alle condizioni climatiche difficili (gelo, sole, caldo, siccità). I fiori, semplici all'origine, hanno dato per via di selezioni successive, fiori semi-doppi o doppi, i colori variano  dal bianco al purpureo scuro passando per tutte le sfumature di rosa e rosso, e anche giallo e arancione.
Messa a dimora: Sono piante vigorose e vanno coltivate in piena terra mantenendo una distanza di almeno 120-150 cm l'una dall'altra.
Periodo di fioritura:  La fioritura, a seconda delle varietà e del clima, si fa da fine marzo a fine maggio. Certi fiori sono piacevolmente profumati.
Ambiente ed esposizione: La peonia ama il pieno sole, ma negli ambienti più caldi, predilige la mezz'ombra che permette una fioritura più lunga. È bene inoltre posizionarla in luoghi riparati dal vento.
Tipo di terreno:  Predilige terreni freschi e ricchi, preferibilmente neutri, ma si adatta a qualsiasi tipo di suolo da subalcalino a subacido, purché ben drenato, in quanto non sopporta i ristagni idrici che possono provocare muffe e marciumi.
Acqua: annaffiature regolari, un paio di volte la settimana, aumentando il numero delle annaffiature se il luogo dove viene coltivata è particolarmente soleggiato.
Moltiplicazione: per margotta a giugno.
Potatura: togliere regolarmente fogli e fiori appassiti, tagliare il legno morto e se la pianta si è sviluppata in maniera disordinata e troppo in altezza, per favorire alla base del fusto  lo sviluppo di nuove gemme, può essere necessario un taglio ai rami più vigorosi. 

 PEONIE ERBACEE


-Le PEONIE ERBACEE  hanno  la parte aerea che muore durante l’inverno; i nuovi germogli nascono in primavera e  partono direttamente dal colletto delle radici, pochi centimetri sottoterra (Le radici carnose, che rappresentano il serbatoio di accumulo delle sostanze di riserva, permettono alla pianta di superare la stagione fredda senza danni ) . sono caratterizzate da  fusti erbacei  che portano foglie verdi e sulla loro sommità si formano i fiori. Il cespo di peonie erbacee, al pari di tutte le piante erbacee perenni, si accresce orizzontalmente, restando però nel corso degli anni sempre della stessa altezza.
Utilizzazione:  le erbacee (varietà di Paeonia lactiflora, Paeonia officinalis ed ibridi erbacei) sono più impiegate per guarnire aiuole fiorite o bordure ed in ogni caso, a causa dello stelo più lungo, sono più valide per  fiori recisi.
Accortezze: se si recidono i fiori per fare delle composizioni floreali, si devono sempre lasciare una o due foglie alla base di ogni fusto per non compromettere il ciclo vegetativo della pianta. Per assicurarsi una lunga durata dei fiori recisi si consiglia di tagliarli quando i boccioli cominciano a lasciar intravedere il colore dei fiori. Se i fiori sono già completamente aperti la loro durata sarà più limitata ( questo vale anche per le peonie arbustive) .
Luogo d’origine :la peonia erbacea  è una pianta perenne  molto robusta, commercializzata sotto forma di bulbo secco. Le specie selvaticche sono originarie di diverse contrade delle regioni temperate dell'emisfero Nord ( Nord America, Europa, Asia), e vivono in ambienti molto diversi. I fiori possono essere semplici, semi-doppi o doppi, nei toni di bianco, rosa e rosso, con tutte le sfumature intermediarie possibili. La maggior parte delle varietà sono anche gradevolmente profumate.
Messa a dimora:  Sono piante vigorose e vanno coltivate in piena terra, a 60-80 cm l'una dall'altra.  Il periodo per l'impianto è da ottobre a fine febbraio, ma ideale è l'inizio dell'autunno. Emettono i propri getti in primavera fino a raggiungere un'altezza di 60-100 cm.
Potatura: eliminare regolarmente fiori e foglie appassite per un miglio sviluppo di quelle giovani.
Tipo di terreno : terra normale da giardino con un buon drenaggio ( i ristagni d’acqua provocano marciumi e muffe).
Periodo di fioritura:  La fioritura inizia a maggio per concludersi nei primi giorni di giugno.
Ambiente ed esposizione:  L'esposizione ideale è pieno sole o mezz'ombra in ambienti più caldi. Nei periodi più siccitosi va irrigata senza bagnare la vegetazione. Non sopporta ristagni idrici.
Potatura : a  inizio autunno la pianta entra in fase di stasi vegetativa; la parte aerea si essicca ( è il momento di tagliare, a 5-6 cm dal livello del terreno, gli steli appassiti ).
Acqua: annaffiature regolari, un paio di volte la settimana, aumentando il numero delle annaffiature se il luogo dove viene coltivata è particolarmente soleggiato.
 Moltiplicazione: per divisione dei cespi in autunno.




REGOLE GENERALI:
messa a dimora: il periodo migliore per piantare le peonie, sia a radice nuda che in vaso, va da settembre agli ultimi giorni di novembre. Piantando in autunno e coprendo il terreno con della pacciamatura per proteggerle dalle gelate, si permette alla peonia di sviluppare le radici prima dell’inizio della ripresa vegetativa. Dopo il mese di marzo si possono mettere a dimora le piante di peonia coltivate in vaso.
Acqua: tra un’annaffiatura e l’altra lasciare asciugare il terreno evitando i ristagni idrici che provocano marciumi – per evitare il più possibile il ristagno idrico, in terreni molto umidi, è utile porre sul fondo della buca di un impianto uno strato di ghiaia.
Ambiente ed esposizione: le peonie amano luoghi ben soleggiati oppure a mezz’ombra.
Moltiplicazione: a settembre( entro l’autunno) , per divisione dei cespi, utilizzando piante di grandi dimensioni che vengono divise in 3 – 4 parti facendo attenzione che su ogni parte siano presenti un adeguato numero di radici e fusti
Altri metodi di moltiplicazione: Le peonie si possono moltiplicare anche per seme ma è un procedimento molto lungo ( la sola germinazione del seme impiega 2 anni ) mentre la moltiplicazione per margotta delle peonie arbustive è un procedimento più complicato.









domenica 18 gennaio 2015

SARRACENIA







Esposizione: piena luce e sole diretto. Una volta trovata l’esposizione adatta , la pianta va spostata il meno possibile. Le sarracenie,  provenienti da latitudini simili alle nostre si adattano anche ai nostri microclimi (le possiamo tenere in terrazzo… meglio evitare esposizioni ad inverni rigidi … la temperatura ideale d’inverno è di qualche grado superiore allo zero ( tipica del loro habitat originario). Resistono anche al caldo, ma al di sopra dei 38 °C , nelle zone con estati molto calde  è meglio predisporre una leggera semi ombreggiatura nelle ore centrali della giornata.

Rinvaso: il rinvaso si effettua alla fine del periodo di riposo ( in febbraio) facendo attenzione a non rovinare le radici che sono delicate ed utilizzando un terreno composto da 2/3 di torba acida non fertilizzata ( torba di sfagno)  mescolata ad un terzo di sabbia silicea ( non calcarea). Non usare mai i comuni terricci per piante verdi o fiorite.

Acqua: le annaffiature devono essere abbondanti nel periodo vegetativo -  in estate occorre mantenere in permanenza almeno 2-3 cm di acqua nel sottovaso; in inverno, la pianta va bagnata quanto basta per mantenere il terreno umido. L’acqua del rubinetto è troppo calcarea…utilizzare acqua distillata o demineralizzata ( quella per i ferri da stiro va bene).

Accortezze: durante l’inverno si seccano tutti gli ascidi ( foglie ad imbuto nelle quali gli insetti vengono intrappolati …) , per mantenere la pianta in buono stato e sana è preferibile tagliare la parte di ascidio che si è seccata , usando cesoie pulite e disinfettate, la parte verde degli ascidi  non deve essere toccata… per tagliarla occorre aspettare che si secchi anch’essa. In primavera la pianta si svilupperà sana e rigogliosa… 

Epoca di fioritura: primavera, prima che si sviluppino i nuovi ascidi. 

Belle ed intelligenti: in natura le sarracenie crescono negli Stati Uniti ed in Canada, in zone paludose e su terreni acidi e poveri di nutrimento … per garantirsi il nutrimento necessario per sopravvivere si sono trasformate in piante carnivore ( mangiano insetti…) prima, la pianta fiorisce e sfrutta gli insetti impollinatori per riprodursi,  attirandoli emanando un profumo invitante , poi offrono a loro del nettare irresistibile che è disposto attorno all’apertura della “trappola” ;  nell’illusione di trovarne dell’altro scivolano nell’ascidio a cono ( una foglia modificata chiusa ad imbuto, di forma e altezza e con venature diverse a seconda la varietà… con pareti lisce come il vetro e senza appigli sui quali gli insetti potrebbero aggrapparsi per scappare… la sua struttura inoltre impedisce all’insetto la possibilità di volare via…). Gli insetti si ammassano sul fondo dell’ascidio dove muoiono, mentre le pareti della foglia e i succhi gastrici li consumano a poco a poco…