ACCORTEZZE:
-per mantenere in salute le nostre orchidee è importante
dare a loro delle piccole attenzioni…mettiamole in un luogo luminoso ( non sole
diretto) , lontano da correnti d’aria e dove comunque l’umidità sia elevata (eventualmente
sistemiamole sopra un sottovaso pieno di argilla sempre bagnata).
-Controlliamo quindi
il vaso che potrebbe essere troppo piccolo. Ce ne accorgiamo perché le radici
riempiono quasi tutto il contenitore ed è quindi importante fornire un vaso più
grande. Il vaso specifico per orchidee è trasparente perché le radici che sono
verdi svolgono in parte la funzione clorofilliana, come le foglie.
-se vogliamo rinvasarla scegliamo perciò un vaso per
orchidee ( trasparente) appena più grande del precedente ed utilizziamo un
terreno specifico per orchidee.
Togliamo la pianta dal suo contenitore afferrandola per il
colletto con molta delicatezza.
Eliminiamo le radici vecchie e secche e teniamo quelle più
vigorose utilizzando delle forbici disinfettate…
Mettiamo del terriccio sul fondo del vaso
Inseriamo nel vaso la pianta stando attenti a non rompere le
radici
Riempiamo gli spazi vuoti con altro terriccio e assestiamolo
battendo il vaso sul tavolo
-Le orchidee
tropicali coltivate ( che in natura crescono sui tronchi degli alberi) non si
coltivano sul terreno ma su un substrato
che non è terra. Questo substrato deve mantenere l’umidità ed allo stesso tempo
fare respirare le radici. Nei garden center si trovano dei substrati specifici
per orchidee già pronti da utilizzare e che non richiedono grandi investimenti.
-Con il risveglio
vegetativo dobbiamo fornire alle nostre orchidee un fertilizzante specifico per
orchidee che offra tutte le sostanze nutritive
di cui hanno bisogno, questo va somministrato solo il giorno dopo un’abbondante
annaffiatura e sempre diluito nell’acqua, seguendo attentamente le istruzioni e
i consigli di un buon vivaista.
-Quando bagniamo la
nostra orchidea facciamolo in modo da inumidire solo il terreno specifico per
orchidee evitando di bagnare le foglie… Una
volta al mese immergiamo il vaso in un catino pieno d’acqua e lasciamola per
mezz’ora in modo da inumidire bene il terreno. Lasciamo quindi sgocciolare bene
prima di rimettere a posto la pianta ( evitare i ristagni idrici perché
provocano marciumi).
- Quando la temperatura dell’ambiente in cui si trova si abbassa di
colpo alcuni boccioli non si aprono e si seccano in breve tempo. Eliminiamoli
per mantenere bella la pianta.
-quando nasce un
nuovo stelo fiorifero dobbiamo sostenerlo utilizzando una bacchetta di legno da
infiggere bene nelo substrato, stando attenti a non rovinare le radici e
legando lo stelo con del filo plastificato…
-le orchidee possono essere attaccate dalla cocciniglia un
parassita che si attacca sotto la foglia e ne succhia la linfa. Ce ne
accorgiamo perché la foglia, nella parte superiore, presenta delle macchie
gialle, mentre nella parte inferiore delle macchie bianche.
RINVASARE LE ORCHIDEE TROPPO CRESCIUTE
Se le radici escono dai fori di fondo del contenitore oppure
si intravede della muffa occorre procedere immediatamente a sostituire il vaso
e il terriccio.
COME BISOGNA PROCEDERE
TIPO DI TERRENO: utilizzare un terreno specifico per
orchidee.
VASO: utilizzare vasi specifici per orchidee ( rigorosamente
di plastica trasparente con un numero sufficiente di fori di drenaggio per
consentire all’acqua di defluire senza il rischio di marciumi radicali… nulla
vieta di porlo in seguito in un portavaso smaltato).
PREPARARSI IL GIORNO PRIMA: il rinvaso dovrà essere
effettuato in una giornata fresca perché le orchidee tendono a disidratarsi
velocemente quando il caldo è persistente – il giorno prima di estrarre la
pianta dal vaso si consiglia di bagnarla (in questo modo l’apparato radicale
sarà più morbido e l’estrazione dal vaso più facile) – sterilizzare con cura
gli strumenti da utilizzare come le cesoie da giardino per eliminare le parti
morte della pianta e pulire i vasi di recupero ( l’utilizzo di strumenti non
disinfettati o vasi sporchi potrebbero compromettere la salute della pianta) .
COME SI FA:
dopo aver estratto la
pianta dal contenitore si puliscano con cura le radici dalle incrostazioni e
dai residui di terriccio - si usi un
pennello morbido per non rischiare di essere troppo invasivi – si rimuovano
anche le parti danneggiate o morte con cesoie da giardino.
S’immerga l’apparato radicale per qualche minuto in una
soluzione a base di acqua e prodotto fungicida per evitare o debellare
eventuali malattie fingine.
Si predisponga sul fondo del nuovo vaso uno strato drenante
con pezzetti di coccio che consentano all’acqua di fuoriuscire agevolmente dai
fori di drenaggio e non creare ristagno idrico.
Interrare l’orchidea con molta delicatezza.
Successivamente non bagnare l’apparato radicale per una
settimana. Ci si limiti a nebulizzare acqua sull’apparato fogliare due volte al
giorno mantenendo alto il grado di umidità intorno alla pianta – si lasci il vaso in una
posizione di penombra e non si eseguano concimazioni di alcun genere fino alla
ripresa dell’attività radicale.
TIPO DI CONCIME: specifico per orchidee seguendo
attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista.
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