Famiglia: ericacee
scelta delle varietà
i mirtilli che crescono spontanei nei boschi delle Alpi e
degli Appennini non riescono ad ambientarsi fuori dal loro habitat; per la
coltivazione in vaso la varietà più adatta è il mirtillo gigante americano ( vaccinium myrtillus – famiglia ericacee) ;
un arbusto a portamento eretto, che produce bacche un po’ più grosse di quelle
del mirtillo selvatico, ma altrettanto succose e saporite. La varietà Bluecrop
resiste fino a -8°C mentre la varietà Duke si adatta anche alle zone con clima
invernale mite.
Impianto
Le piante vanno acquistate alla fine dell’inverno e
trapiantate in contenitori alti almeno 45 cm (una per ogni vaso) – il mirtillo
ha radici piuttosto profonde.
Esposizione
Gradisce posizioni a mezz’ombra e un’umidità ambientale
piuttosto elevata.
Coltivazione
Necessita di un terriccio acido, senza ristagni idrici e
ricco di sostanza organica – a fine inverno va concimato con un fertilizzante
completo e ricco di ferro – fruttifica sui rami dell’anno precedente che poi
diventano improduttivi e si possono eliminare.
Raccolta e impiego
Le bacche del mirtillo, che maturano da metà di giugno ad
agosto a seconda della zona climatica e della varietà, vanno staccate dai
grappoli soltanto quando sono di colore azzurro intenso – si possono mangiare
crude o usare per marmellate.
Nessun commento:
Posta un commento