sabato 13 giugno 2015

FICUS PUMILA



Ficus pumila con foglie variegate


Sviluppo e dimensioni: come rampicante ha bisogno di molto spazio, è difficile dare misure precise. Su un tutore con muschio può toccare i 120 cm. In un anno il ficus pumila sviluppa diversi rami  di 30-45 cm e col passare del tempo, le sue foglie ( verdi e rotondeggianti larghe circa 1 cm) diventano più grandi. Il ficus radicans ha uno sviluppo minore, in un anno sviluppa diversi rami di 15 cm circa. Entrambe le specie crescono bene in panieri appesi al soffitto oppure in vasi con i fusti lasciati cadere verso il basso oppure possiamo farli crescere sostenuti da una canna o un tutore coperto di muschio.

Come sistemare un tutore: preparare un vaso con della terra – porre nel vaso il tutore e tenerlo fermo con un po’ di terriccio – svasare la pianta – piantarla nel vaso accanto al tutore – riempire gli spazi vuoti con della terra coprendo bene le radici – comprimere bene – legare, ad intervalli, il fusto al tutore con della rafia o spago. 

 
Periodo di fioritura: tenute in casa solitamente non danno fiore; in serra o in aiola possono fiorire d’estate.

Luce: il ficus pumila è una pianta che ama l’ombra e non deve restare al sole. Un poco più amanti della luce sono i ficus radicans variegati e le varietà di ficus pumila a foglia variegata.

Acqua: tra un’annaffiatura e l’altra mantenere il terreno leggermente umido (evitando i ristagni d’acqua che provocano marciumi). d’estate bagnare circa 2-3  volte per settimana mentre in inverno 1 sola volta se la temperatura scende sotto i 7 °C.

Umidità: d’estate mantenere l’umidità con quotidiane spruzzature, mentre in inverno a giorni alterni.
Concimazione: aggiungere fertilizzante liquido all’acqua ogni 15 giorni nel periodo di sviluppo, seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista. 

Rinvasatura: quando le radici troppo fitte escono dal fondo del vaso rinvasare utilizzando del terreno universale o per piante verdi. 


Potatura: spuntare in primavera, se cresce disordinata e per favorire un maggior sviluppo della pianta.
Moltiplicazione: in primavera, prelevare talee lunghe circa 10 cm – eliminare il paio di foglie inferiori – immergere il taglio in ormone in polvere per radici – infilare le talee in un vaso con  della terra (precedentemente preparato) – bagnare – coprire con politene sorretto da un arco di fil di ferro – scoprire 5 minuti al giorno per un ricambio d’aria – mantenere il terreno umido – dopo circa 21 giorni se le talee sono attecchite bene rinvasarle con terriccio normale. 

Accortezze: le foglie cadono ed ingialliscono ( pianta troppo bagnata, lasciare asciugare il terreno) – le foglie diventano secche ( manca acqua, bagnare con maggior frequenza) – se colpita da cocciniglie, afidi o ragnetto rosso utilizzare prodotti specifici seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista. 

Accostamenti: stanno bene in composizioni miste, in ciotole, ma anche nell’umida atmosfera di un giardino in bottiglia. 

giovedì 11 giugno 2015

MELOGRANO PUNICA GRANATUM



Il Melograno “Punica granatum” è una varietà di taglia ridotta utilizzata come pianta ornamentale (difficilmente supera il metro di altezza), si adatta alla coltivazione all’esterno in tutte le zone a clima mite (la pianta adulta resiste anche a sporadiche gelate) producendo piccoli fiori, generalmente rossi e piccoli frutti sempre rossastri.


COLTIVAZIONE MELOGRANO “PUNICA GRANATUM”



Luce: in pieno sole ( tranne nelle ore più calde) o comunque in un ambiente molto luminoso ( è una pianta che necessita di almeno alcune ore al giorno di irradiamento solare).

Acqua: tra un’annaffiatura e l’altra lasciare asciugare il terreno ed evitare i ristagni idrici che provocano marciumi.

Concimazione: Si consiglia di concimare la pianta con un concime a lenta cessione; quindi interveniamo ogni 3-4 mesi. Possiamo utilizzare un concime universale, ma è consigliabile cercare un concime specifico per piante da frutto seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista.  

Moltiplicazione: si riproduce, in primavera, mettendo a germinare semi preventivamente lasciati in acqua calda per 48 ore. Le nuove piantine dovranno essere protette dal freddo per i primi due anni. Nuovi esemplari si possono ottenere anche per talea in primavera-estate, utilizzando porzioni lunghe 20-25 cm., da mettere a radicare in un miscuglio di torba e sabbia.

Potatura: visto che fiori e frutti si formano all’estremità dei rami di un anno, con le eventuali potature di mantenimento si dovranno asportare i rami che hanno fruttificato nell’annata precedente, i rami secchi e danneggiati e gli eventuali polloni basali.

Parassiti e malattie:  se colpita da afidi o malattie fungine, quali l'iodio, la ticchiolatura o la ruggine, dovute ad una scarsa ventilazione ed un’eccessiva umidità, in questi casi utilizzare prodotti specifici (seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista).

Curiosità: dal latino “punicus”, di Cartagine, visto che i romani conobbero il melograno dai Cartaginesi. Plinio lo chiamava addirittura “malum punicum”, ovvero mela cartaginese.



martedì 9 giugno 2015

GAILLARDIA



Le foglie di questa pianta sono di colore verde chiaro. La fioritura dura per tutta l’estate. I fiori della Gaillardia sono singoli, come dimensione  che possono variare tra 10 e 12 centimetri circa. La forma del fiore è quella tipica della margherita; La fioritura è talmente evidente che spicca in maniera inconfondibile sopra i lunghi e sottili steli filiformi. La Gaillardia è una pianta dai colori piuttosto accesi, originaria dell’America settentrionale. Conta almeno una decina di specie di erbacee perenni nella sua famiglia. Questo esemplare è in grado di tappezzare vaste porzioni di giardino in maniera folta e rigogliosa, normalmente viene impiegata sia all’interno di bordature che nelle aiuole.


uno degli esemplari più conosciuti è la Gaillardia aristata.


Si tratta  di un’erbacea perenne, dotata di capolini di colore giallo e rosso. Questo tipo di pianta è in grado di sopportare sia gli inverni più rigidi che le alte temperature, tipiche della stagione estiva; è quindi perfetta per essere coltivata anche nei territori del nord Italia senza subire particolari problemi.

Solitamente i fiori più caratteristici sono dotati di centro scuro che degrada fino alla parte finale del petalo. Esiste una moltitudine di altri esemplari e ibridi con fiori e petali di colore giallo puro.


Questa pianta fiorisce in maniera generosa per tutta la durata dell’estate, spingendosi fino all’autunno inoltrato.

Potatura: E’ possibile prolungare la fioritura solamente eliminando i fiori appassiti e i capolini ormai sfioriti in maniera tempestiva. In questo modo è possibile garantire un ricambio costante, evitando di sottoporre la pianta ad ogni tipo di dispendio di energie inutile.

Sviluppo e dimensioni: Le piante della Gaillarda sono di dimensioni medie, solitamente comprese tra i 30 e i 60 centimetri di altezza.

Luce: si coltivano in luogo soleggiato, ma possono sopportare brevi periodi di ombreggiatura.

Acqua: tra un’annaffiatura e l’altra lasciare asciugare il terreno evitando i ristagni idrici che provocano marciumi.

Tipo di terreno: crescono senza problemi in qualsiasi terreno, purché sia ben drenato.

Concimazione: in estate si consiglia di utilizzare del concime per piante da fiore ogni due settimane. Va sciolto insieme all’acqua di irrigazione e servirà per accentuare la colorazione sgargiante della fioritura; oppure per semplici questioni di praticità va anche molto bene interrare nel substrato del concime di tipo granulare a lenta cessione, in questo caso L’operazione è da ripetersi ogni tre o quattro mesi circa.

Moltiplicazione: avviene per seme, in primavera, anche se le specie ibride non sempre producono da seme piante identiche a quella che ha prodotto i semi stessi; in autunno è possibile dividere i cespi, facendo attenzione a lasciare qualche radice ben sviluppata per ogni porzione praticata.

Accortezze: teme il mal bianco, si tratta di una malattia fungina che colpisce le piante collocate in luoghi  troppo ombreggiati o con scarso ricambio di aria. E’ infatti altamente sconsigliata la semina di queste piante in zone d’ombra dove oltre ad essere soggette a malattie fungine ne risentirebbe anche la fioritura che sarebbe scarsa.; In caso di mal bianco, trattare la pianta con prodotti specifici seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista.


lunedì 8 giugno 2015

CELOSIA



La Celosia è una pianta erbacea annuale di provenienza esotica (zone tropicali dell'Asia, dell'Africa e dell'America) appartenente alla famiglia delle Amaranthaceae. La parte aerea della pianta presenta uno stelo, eretto, alto mediamente 30 cm, arricchito da numerose foglie lanceolate di colore verde brillante. I fiori molto decorativi e vistosi sono infiorescenze a forma di spighe o ventagli rigidi  di colore bianco, crema, giallo, arancio, rosa, rosso e viola (a seconda della varietà).
Utilizzazione:  Nella regioni a clima temperato è una pianta che può essere coltivata non solo in casa ma con successo anche all'aperto per adornare aiuole e giardini. La Celosia è una pianta che ama la luce, il sole ed il caldo. Le temperature ottimali di coltivazione sono intorno ai 20-23°C. Temperature inferiori a 15°C iniziano a creare problemi alla pianta.
PRINCIPALI SPECIE
Esistono circa sessanta specie nel genere Celosia tra le quali ricordiamo:
la CELOSIA ARGENTEA CRISTATA  è una pianta comunemente chiamata anche cresta di gallo è la più conosciuta e diffusa con fiori di colore rosso carminio o gialli, riuniti in infiorescenze a spiga, larghe 10-12 cm il cui fusto è spesso carnoso e con le foglie di colore verde brillante.


La CELOSIA ARGENTEA PLUMOSA è una pianta conosciuta come amaranto piumoso, originaria dell'Asia tropicale, alta non più di 40 cm, molto ramificata, con i fusti carnosi, foglie ovali e fiori riuniti in infiorescenze a spiga di vari colori a seconda della varietà. I fiori di questa specie vengono spesso essiccati e conservati in quanto mantengono il loro colore per diverso tempo.


 


Nella CELOSIA CARACAS le infiorescenze, tipiche della specie, sono formate da numerosi fiori di colore cremisi. La fioritura avviene durante il periodo estivo.



COLTIVAZIONE:
Fioritura della Celosia: Le celosie fioriscono abbondantemente nel periodo Maggio – Agosto.

Potatura: Nella Celosia, per ottenere una maggiore quantità di fiori occorre attuare la cimatura degli apici vegetativi della pianta che favorirà una maggiore ramificazione e quindi un maggior numero di fiori.

Ambiente ed esposizione: predilige le posizioni luminose ma non esposte al sole diretto, ben riparate dai venti.

Concimazione: Le piante di Celosia, a partire dal mese di maggio si iniziano le concimazioni usando un buon fertilizzante liquido diluito nell'acqua di annaffiatura una volta la mese. Quando la pianta inizia a fiorire occorre concimazione con maggiore frequenza (ogni due settimane) con concimi liquidi per piante da fiore diluiti nell’acqua (seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista).

Acqua ed umidità: tra un’annaffiatura e l’altra mantenere il terreno appena umido, evitando i ristagni idrici che provocano marciumi. In considerazione del fatto che è una pianta di origine tropicale ama gli ambienti umidi pertanto è opportuno, durante la stagione calda, fare delle frequenti nebulizzazioni alla chioma, avendo cura di non bagnare i fiori ma solo le foglie. E' preferibile che le irrigazioni alla chioma vengano fatte la mattina presto in modo che alla sera, tutte le parti della pianta siano ben asciutte.

Moltiplicazione: Le piante di Celosia si moltiplicano per seme - All'inizio della primavera (marzo) in un buon terriccio per semi disporre i semi ad una profondità di circa 2 mm. Per aiutarvi in questa operazione potete usare un pezzo di legno piatto per interrare i semi oppure versarvi sopra un sottile strato di terra. La cassetta così preparata va sistemata in un ambiente dove la temperatura sia costantemente intorno ai 20°C, in ombra parziale ed il terriccio va tenuto costantemente umido. Una volta che i semi hanno germogliato, si sposta la cassetta in una posizione più luminosa ma non al sole diretto e si aspetta che le piantine si irrobustiscano. Quando avranno raggiunto un'altezza di circa 3-4 cm possono essere piantate in vasi singoli e si continua ad annaffiare in modo che il terreno rimanga sempre appena umido. In genere dopo un paio di mesi dalla semina le piantine di Celosia avranno raggiunto un'altezza di 15 cm. A quel punto vanno allevate come se fossero delle piante adulte. Già dopo sei settimane le giovani piante inizieranno a fiorire (con questo tipo di propagazione è probabile che le piante che otterrete non siano uguali alla pianta madre in quanto subentra la variabilità genetica).

Rinvasatura: non è necessario effettuare il rinvaso delle Celosia in considerazione del fatto che sono piante che sono allevate come annuali (rinvasare solo se le radici troppo fitte escono dal fondo del vaso utilizzando un terreno per piante da fiore). 

Accortezze: La pianta inizia ad avvizzire e cresce stentatamente (Questo sintomo è indice o di eccessive annaffiature oppure che le concimazioni non sono regolari oppure che la pianta è stata soggetta a correnti d'aria fredda (spostate la pianta in un luogo più caldo, senza correnti d'aria e regolare meglio le concimazioni) -   se colpita da afidi utilizzare prodotti specifici seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista.

Curiosità: nel linguaggio dei fiori simboleggia l’immortalità e una promessa d’amore.