domenica 24 maggio 2015

HOYA CARNOSA - HOYA BELLA



L’inglese thomas Hoy, capo giardiniere del duca di Northumberland a Syon House nel Middlesex alla fine del diciottesimo secolo, ha dato nome a questo fiore rampicante. Il genere hoya, comprende circa 70 specie, originarie dell’Estremo Oriente e dell’Australia tropicale. Sono comunemente chiamate come fiori di cera per la struttura cerosa delle foglie e dei fiori.
Sono due le specie più facilmente reperibili:
hoya carnosa caratterizzata da foglie ovali di colore verde brillante, carnose e fiori stellati 



di questa specie ne esiste anche una varietà con foglie variegate

 hoya bella ha foglie più piccole e fusti più esili e ricadenti (cresce bene in panieri appesi).
 


 I fiori sono simili a quelli dell’hoya carnosa, hanno petali bianco-candidi con centro rosso.


Consigli all’acquisto: scegliere piante con foglie sode, carnose e molti germogli. Sono spesso già vendute legate a dei tutori. 

Sviluppo e dimensioni: h.carnosa può crescere 45 cm circa in un anno e dandole tempo e sostegno, può diventare alta anche 120 cm circa – h.bella è più piccola, può crescere 12-15 cm in un anno e può raggiungere un’altezza di circa 30 cm e una larghezza di 20 cm.

Periodo di fioritura: per tutta l’estate, specie in giugno, talvolta con una fioritura secondaria in settembre. Non recidere, assieme ai fiori morti, i fusti fioriferi che daranno altri fiori in seguito.

Potatura: non tagliare, limitarsi ad eliminare regolarmente i fiori appassiti e le foglie danneggiate.
Ambiente ed esposizione: esposizione in un luogo luminoso ma non esposto direttamente ai raggi solari diretti che macchierebbero le foglie – non tollera le correnti d’aria.

Acqua: d’estate bagnare 1-2 volte la settimana mentre in inverno 1 volta ogni 12-15 giorni ( per regolarsi con le annaffiature toccare il terreno ed evitare i ristagni d’acqua che provocano marciumi). 

Concimazione: nei mesi estivi aggiungere all’acqua del fertilizzante liquido ogni 3-4 settimane (seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista).

Umidità: spruzzare ogni 15 giorni con acqua tiepida per pulire le foglie e per creare umidità ( non bagnare i fiori ) - d’inverno, col freddo, diminuire l’umidità (la pianta deve riposare). 

Rinvasatura: in primavera quando le radici troppo fitte e compatte escono dal fondo del vaso.

Moltiplicazione: per talea – scegliere germogli o apici vegetativi ( lunghi almeno 8-10 cm) con almeno due paia di foglie sane e reciderli sotto di esse, vicino al fusto principale – tagliare via il pezzetto di fusto sotto le foglie – eliminare le foglie inferiori – immergere il taglio in ormone in polvere per radici – infilare le talee nel vaso precedentemente preparato con del terreno universale – le foglie devono essere a livello del terriccio – bagnare e coprire con politene sorretto da fil di ferro ad arco – scoprire 5 minuti al giorno per un ricambio d’aria – dopo circa 21 giorni, attecchite bene le talee rinvasarle e trattarle come piante adulte. 

Come dare un sostegno ad arco: infilare nel terriccio, per 2/3 del vaso, una canna flessibile o fil di ferro presso l’orlo – curvarla ad arco e infilarla al lato opposto – avvolgere con cura il fusto attorno all’arco – se necessario, legare la pianta alla base dell’arco con uno spago ed avvolgerlo al sostegno  (volendo il sostegno può essere anche non ad arco ). 


Accortezze: se le foglie ingialliscono e marciscono significa che abbiamo bagnato troppo la pianta (diminuire il numero delle annaffiatura) -  sulle foglie appaiono delle macchie scure “bruciature” troppo sole diretto ( spostare la pianta in un luogo luminoso ma non esposta direttamente ai raggi solari diretti)- se le foglie seccano e si arricciano ( troppo caldo e secco) aumentare il numero delle annaffiature – nuovi germogli ma nessun fiore ( dare fertilizzante) – i boccioli cadono ( la pianta è stata troppo spostata scegliere un ambiente adatto e riparato da continue correnti d’aria) – se colpita da cocciniglie utilizzare prodotti specifici seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista.   

sabato 23 maggio 2015

BOUVARDIA



Il genere Bouvardia, noto come buvardia, appartiene alla famiglia delle Rubiaceae ed è originario del Messico e del sud America. Sono dei piccoli arbusti sempreverde, a carattere cespuglioso, caratterizzati da fusti legnosi molto ramificati e sottili. Le foglie sono di colore verde intenso. I fiori sono tubulosi, in genere quasi sempre profumati, di colore diverso a seconda della specie e della varietà e riuniti a grappolo nella parte terminale dei rami.
Esistono circa cinquanta specie e molte varietà tra le quali ricordiamo:


La B. longiflora è caratterizzata da fusti molto ramificati e curvi che portano foglie di un bel colore verde lucido. I fiori sono bianchi, profumati e riuniti in infiorescenze a grappolo. Esistono numerose varietà tra le quali ricordiamo la B. longiflora var. mary con i fiore di colore rosa; la B. longiflora var. president Cleveland con i fiori di colore rosso vivo e molto profumati. Fiorisce a partire dall'autunno (in genere da ottobre a dicembre). E' la specie più diffusa.



La B. ternifolia è originaria del Messico caratterizzata da foglie ricoperte da una leggera peluria, con in margini lisci. I fiori riuniti in infiorescenze a grappolo nella parte terminale dei rami, sono di colore rosso, profumati e tubulosi.
Esistono diverse varietà tra le quali ricordiamo la varietà White joy con i fiori bianchi e con una fioritura molto prolungata nel tempo e la varietà Giant pink con fiore rosa.
E' conosciuta come pianta trombetta.
E' una specie abbastanza rara.

la bouvardia domestica è originaria del Messico. si tratta di un ibrido ottenuto per incrocio tra le varie specie di Bouvardia. È una pianta molto apprezzata per la bellezza dei suoi fiori che possono essere bianchi, rossi o rosa a seconda della varietà (una varietà molto particolare è la cultivar President Cleveland con i fiori cremisi).





i fiori di queste piante vengono spesso utilizzati per creare composizioni floreali di fiori recisi...


Periodo di fioritura: La Bouvardia ha periodi di fioritura variabile a seconda della specie ma in genere dall'estate fino all'autunno inoltrato.

Luce: esposizione in un ambiente luminoso ma non esposto direttamente ai raggi solari diretti.

Acqua: tra un’annaffiatura e l’altra mantenere il terreno appena umido evitando i ristagni d’acqua che provocano marciumi.

concimazione: da maggio a fine ottobre diluire del fertilizzante nell'acqua delle annaffiature una volta ogni due settimane (seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista).

Rinvasatura: si rinvasa quando le radici hanno occupato tutto lo spazio a loro disposizione ed escono dal fondo del vaso (in genere in primavera). Non sono piante particolarmente esigenti in fatto di terreno. un buon terriccio fertile andrà più che bene. Mescolate al terreno un po' di sabbia grossolana per favorire il drenaggio dell'acqua di annaffiatura.

Potatura: Alla fine dell'inverno si pota energicamente tagliando i rami a 8-10 cm dalla base della pianta. Molto rapidamente ricompariranno i nuovi germogli. Ricordatevi di usare una forbice o un coltello che sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.

Moltiplicazione per talea: Le talee possono essere prelevata dai fusti all'inizio della primavera, lunghe circa 8-10 cm facendo un taglio obliquo (che permette d'avere una maggiore superficie per la radicazione ed evita l'accumulo di acqua sulla sua superficie) e immediatamente sotto il nodo (eliminando le foglie poste più in basso). Abbiate l'accortezza di usate una lametta o un coltello affilato per evitare le sfilacciature dei tessuti e che sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) La parte terminale della talea si immerge in una polvere rizogena per agevolare la radicazione e successivamente si sistemano le talee in una composta formata in parti uguali da torba e sabbia grossolana. Dopo avere fatto nel terriccio un buco con una matita sistemate la talea ad una profondità di circa 1,5-2 cm. Ricoprite il vaso con un foglio di plastica trasparente (o un sacchetto messo a cappuccio) e sistematelo all'ombra e ad una temperatura intorno ai 21°C, mantenendo il terriccio sempre leggermente umido. Ogni giorno togliete la plastica per controllare l'umidità del terreno ed eliminare dalla plastica eventuale condensa. Quando inizieranno a comparire i primi germogli vuol dire che la talea ha radicato. A quel punto si toglie la plastica e si sposta la pianta in una posizione più luminosa (non al sole diretto). Quando le piantine avranno raggiunto una dimensione tale da poter essere manipolate, trapiantatele nel vaso definitivo e trattate la pianta come se fosse adulta.

Accortezze:
-Foglie o fiori che cadono o marciscono (questo sintomo è da attribuire ad eccessive irrigazioni, controllate le radici ed eliminate eventuali radici marce. Per il futuro, regolate meglio le annaffiature).
 -se colpita da afidi utilizzare prodotti specifici seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista.



PORTULACA



La Portulaca grandiflora è una splendida pianta originaria del continente americano ed appartenente alla famiglia delle Portulacacee. Si tratta di una pianta succulenta caratterizzata da fusti prostrati e sottili di colore rossastro. Le foglie sono cilindriche, appuntite, di colore verde brillante. I fiori della Portulaca grandiflora sono semplici o doppi, di colore rosa, rosso, giallo o porpora e fanno la propria comparsa nel corso della stagione primaverile, per poi decorare la pianta fino all’arrivo dei primi freddi. Gli stessi fiori mostrando il meglio della propria bellezza nel corso della giornata, quando si aprono per ricevere la luce del sole, per poi richiudersi durante la notte.


Utilizzazione: può essere coltivata in vaso oppure in giardino. Nelle aiole le piante vanno poste ad una distanza di circa 30cm l’una dall’altra per consentire alla pianta di svilupparsi al meglio.

Ambiente ed esposizione: ama il caldo e cresce bene in pieno sole; non tollera l’eccessiva umidità e il freddo ed è per questo che va tenuta in casa nel corso della stagione invernale; se coltivata in giardino è opportuno proteggere le radici dal freddo intenso coprendo il terreno con pezzetti di corteccia o altro materiale… (pacciamatura). 

Acqua: tra un’annaffiatura e l’altra lasciare asciugare il terreno, evitando i ristagni d’acqua che provocano marciumi.

Moltiplicazione: le piante di portulaca tendono ad allargarsi molto, i rami più lunghi radicano a contatto con il terreno, volendo questi rami (per talea) si possono staccare dalla pianta madre e possono essere posti a dimora singolarmente oppure possono essere moltiplicate per seme (all'inizio della primavera) ricordando di non interrare troppo i piccoli semi di portulaca, in quanto necessitano della luce per germinare, il semenzaio va tenuto in luogo temperato fino a germinazione; le nuove piantine vanno rinvasate singolarmente e poste a dimora in aprile-maggio. In maggio si possono seminare direttamente a dimora.

Rinvaso: Il rinvaso va effettuato in primavera, usando  un vaso leggermente più grande del precedente. 

Potatura: eliminare regolarmente i fiori appassiti e tagliare i rami più lunghi per migliorarne lo sviluppo. 

Concimazione: da aprile a settembre fornire del concime per piante da fiore ogni 15-20 giorni, sciolto nell'acqua delle annaffiature (seguendo le istruzioni e i consigli di un buon vivaista).

Accortezze : se colpita da afidi utilizzare prodotti specifici seguendo attentamente le istruzioni e i consigli di un buon vivaista. 

Curiosità: la portulaca grandiflora è conosciuta, comunemente, anche con il nome di “fiore di Porcellana”, per via delle foglie brillanti di color verde.

Esistono diverse varietà di portulaca come:
la P. oleara 


la P.sativa